Palazzo Zanca. Dipartimento urbanistica «in coma irreversibile»: ingegneri utilizzati come terminalisti e trasferimenti «insensati»

Palazzo Zanca. Dipartimento urbanistica «in coma irreversibile»: ingegneri utilizzati come terminalisti e trasferimenti «insensati»

Palazzo Zanca. Dipartimento urbanistica «in coma irreversibile»: ingegneri utilizzati come terminalisti e trasferimenti «insensati»

venerdì 01 Aprile 2011 - 09:03

I consiglieri comunali Guerrera ( Il Centro con D’Alia) e Restuccia (MPA) accusano Buzzanca di aver depotenziato gli Uffici e chiedono spiegazioni

«L’Urbanistica è in coma irreversibile». Una sentenza senza appello quella dei consiglieri comunali Domenico Guerrera (nella foto) e Antonio Restuccia, appartenenti rispettivamente ai gruppi -Il Centro con D’Alia- ed MPA, che in una interrogazione indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca e all’assessore al ramo Giuseppe Corvaja tornano a denunciare le disfunzioni del dipartimento di Palazzo Zanca, sottolineando anche le responsabilità del primo cittadino nella situazione di vera emergenza che vive l’ufficio comunale.

«L’aria che si respira lungo i corridoi – scrivono- è di totale smobilitazione, alcune stanze sono chiuse per carenza di personale, le pratiche sono accatastate in tutti gli angoli, per avere risposte, quando nella migliore delle ipotesi vengono date, passano anni, spesso le pratiche non sono rintracciabili (vedi condoni edilizi), l’ufficio recupero oneri concessori non è stato potenziato secondo le reali esigenze, per incassare le somme dovute dai contribuenti, necessarie e propedeutiche a qualsiasi iniziativa da parte dell’Amministrazione, somme che sono state inserite nel bilancio, ma che non verranno mai incassate o per decorrenza dei termini e per gravi carenze organizzative».

A tutto ciò, secondo i due esponenti politici, si aggiunge una gestione del personale quantomeno discutibile: «il Dipartimento impegna Ingegneri come terminalisti e i progetti che l’Amministrazione dovrebbe redigere e rendere cantierabili, sono assegnati a professionisti esterni, che ovviamente presentano la parcella professionale».

Precise responsabilità in tal senso vengono imputate da Guerrera e Restuccia a Buzzanca, che in virtù della delega al personale «invece di potenziare l’Ufficio con l’inserimento di tecnici e altre figure professionali, ha trasferito i “dissidenti” ad altre strutture amministrative che non avevano alcuna necessità di essere integrate con altro personale».

Alla luce di quanto segnalato, i due consiglieri parlano espressamente di «trasferimenti insensati» e ritengono a questo punto importante «aprire un confronto serio e riflettere sui temi che hanno fatto del Dipartimento un ‘malato grave’».

Interrogano, quindi, Buzzanca e Corvaja «per conoscere i motivi che li hanno indotti al trasferimento del personale ad altre strutture, depotenziando gli Uffici che hanno necessità di essere integrati per l’enorme mole di lavoro arretrato e, per l’informatizzazione degli atti correnti».

Chiedono, inoltre, di conoscere «gli importi incassati nel 2010, per i mancati pagamenti degli oneri concessori».

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