Palazzo Zanca, documento del centrosinistra: «No a logiche di spartizione»

Palazzo Zanca, documento del centrosinistra: «No a logiche di spartizione»

Redazione

Palazzo Zanca, documento del centrosinistra: «No a logiche di spartizione»

giovedì 24 Luglio 2008 - 15:11

L'opposizione critica l'atteggiamento della maggioranza nella composizione delle commissioni e punta il dito contro Risorgimento messinese

Con un documento firmato dai gruppi di opposizione in Consiglio comunale, i capigruppo di minoranza Marcello Greco (Pd), Gaetano Gennaro (Pd Democratici per Messina), Felice Calabrò (Genovese Sindaco), Giorgio Caprì (Con Francantonio per Messina), Antonio Barone (Ricostruire Messina), Elio Sauta (Voce) e Nicola Barbalace (Popolari Riformisti Socialisti), sono intervenuti sulla composizione delle Commissioni consiliari.

Questo il testo del documento: «I gruppi dell’opposizione, in conseguenza della seduta dei Capigruppo tenutasi giorno 24 luglio 2008, comunicano quanto segue: preso atto della incongruità tra le dichiarazioni dell’ufficio di Presidenza al momento dell’insediamento e quelle del Sindaco nella prima seduta consiliare, basati su principi di collaborazione istituzionale tra maggioranza e opposizione, e l’atteggiamento riscontrato nei fatti, a partire dall’elezione dei componenti dell’ufficio di presidenza, nonché nella scelta della composizioni e dei ruoli delle commissioni. Il Centrosinistra volendo contribuire in maniera costruttiva al regolare funzionamento dell’attività consiliare ritiene che la linea tenuta dai Gruppi del centrodestra con l’avallo dell’ Ufficio dl Presidenza, che si pone come semplice osservatore delle singole posizioni abdicando al proprio ruolo istituzionale di garanzia per tutte le componenti politiche, non consente l’effettiva partecipazione alle scelte decisionali che riguardano l’intero Consiglio Comunale. Si registra inoltre l’ambiguità politica del Movimento “Risorgimento Messinese- che pur avendo sempre manifestato attraverso i suoi leaders una posizione dì opposizione alla giunta Buzzanca, nei fatti e nelle parole del proprio capogruppo dimostrano a tutti gli effetti il contrario. Infine per queste ragioni si stigmatizza la logica perversa di spartizione posta in essere dal centrodestra contestandone criteri, metodi e toni e non potendo con la stessa maggioranza trovare alcun dialogo finché la logica sarà quella della mera spartizione e delle nette differenziazioni numeriche senza dare alcun spazio al buon senso istituzionale e politico».

Il nodo, di fatto, è per lo più legato alle presidenze delle commissioni consiliari: il Pd ne chiede tre, il centrodestra ne vorrebbe concedere solo due. Intanto è stato ufficializzato un altro capogruppo: è Giuseppe Chiarella di Forza Azzurri.

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