Parco fotovoltaico nelle scuole provinciali: un affare da oltre 13 milioni che palazzo dei Leoni vuole consegnare ai privati

Parco fotovoltaico nelle scuole provinciali: un affare da oltre 13 milioni che palazzo dei Leoni vuole consegnare ai privati

Parco fotovoltaico nelle scuole provinciali: un affare da oltre 13 milioni che palazzo dei Leoni vuole consegnare ai privati

martedì 29 Marzo 2011 - 13:32

L’ente in sette anni, nonostante mille impiegati e dirigenti profutamente pagati, non è riuscito a gestire neppure un impianto da 19 Kwp realizzato sul terrazzo degli uffici di Via Don Orione. Con un emendamento la III commissione aveva chiesto di sostenere il nuovo progetto in proprio, ma…

«Inaccettabile». Così il presidente della III commissione provinciale Giuseppe Lombardo giudica il provvedimento del responsabile del Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia, Giuseppe Celi, che ha espresso parere sfavorevole sull’emendamento che prevede la realizzazione di un parco fotovoltaico in tutte le scuole di istruzione superiore secondaria della Provincia senza il vincolo di affidare l’incarico a privati (come inizialmente previsto), bensì facendo ricorso alla Cassa Depositi e prestiti. Del progetto avevamo già parlato qualche settimana fa (vedi correlato in basso): presentato il 17 giugno del 2010 da una studente 26enne di Favara, allora legale rappresentante dell’Ig group di Agrigento, fu inserito nell’aggiornamento del Piano Triennale Opere Pubbliche 2010/2012 e poi emendato dalla III commissione con la volontà di fare ricorso alla spesa interna. Ciò avrebbe permesso di impiegare le risorse destinate al pagamento delle bollette per coprire le rate del mutuo, con una spesa che però sarebbe stata limitata ad un numero definito di mesi.

«Il dirigente – commenta il consigliere di “Sicilia Vera”, Lombardo – non limitandosi alle proprie competenze, apre le porta ai privati che sicuramente non fanno beneficenza e hanno il profitto come unico obbiettivo. L’emendamento approvato all’unanimità dalla III Commissione non può essere licenziato dagli uffici dell’edilizia scolastica con la semplice motivazione che stante la cronica assenza di dipendenti tecnici in grado di affrontare la complessa attività professionale relativa alle energie rinnovabili, è meglio affidare ai privati un intervento da tredici milioni cinquecentomila euro che, potenzialmente, potrebbe far ricavare agli stessi nei venti anni di gestione svariati milioni di euro».

A pesare anche la situazione interna: oltre mille i dipendenti della Provincia, una diecina i dirigenti pagati profumatamente (oltre un milione di euro l’anno il lor costo) eppure in sette anni non si è riusciti a gestire un impianto fotovoltaico da 19 Kwp realizzato sul terrazzo degli uffici della Provincia di Via Don Orione a Messina. E intanto dal Dipartimento Scuole diversi dipendenti continuano a chiedere il trasferimento, due hanno già traslocato altrove nel recente passato, sei hanno chiesto di lasciare l’ufficio diretto da Carditello.

«Chi ha competenze ad esprimere solo pareri tecnici e non di merito, com’è successo in questo caso, vuole espropriare il Consiglio provinciale delle proprie prerogative e, per questo, non essendo più tollerabile questo andazzo alla Provincia chiedo uno scatto d’orgoglio ai colleghi che ancora credono nelle Istituzioni e nella volontà popolare che ci ha affidato il compito di eliminare da Palazzo dei Leoni la mala gestione della burocrazia per rilanciare un Ente sempre più ostaggio dei suoi dirigenti – conclude Lombardo -. Se la politica non si riappropria delle proprie prerogative, allora sarà meglio non andare nemmeno più a votare per chiedere il consenso ai cittadini quando poi a gestire la cosa pubblica sono coloro che non devono dar conto a nessuno».

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