Il percorso parallelo dei “dissidenti- del Pd: confronto con la città su Atm e servizi sociali

Il percorso parallelo dei “dissidenti- del Pd: confronto con la città su Atm e servizi sociali

Redazione

Il percorso parallelo dei “dissidenti- del Pd: confronto con la città su Atm e servizi sociali

martedì 16 Dicembre 2008 - 08:51

Ieri pomeriggio incontro dibattito a Palazzo Zanca con la “società civile- e due assessori comunali. Al tavolo gli ex Ds (D e M), Vince Messina, aree Bindi e Letta.

Verrebbe quasi da definirlo il “governo ombra- del Pd. Nel senso che mentre la segreteria provinciale e cittadina del Pd espone le sue riflessioni e idee sul futuro della città, a partire dai servizi sociali (vedi conferenza stampa di una decina di giorni fa di Rao e Grioli), i “dissidenti- inaugurano un loro percorso parallelo, fatto di incontri-dibattito aperti alla cittadinanza, alle forze sindacali, alla cosiddetta “società civile-, sulle emergenze cittadine.

E che si tratti di due cammini radicalmente diversi lo si intuisce dal punto servizi sociali, uno dei due temi toccati nel confronto tenutosi ieri a Palazzo Zanca insieme alla questione Atm. Il segretario provinciale Pippo Rao aveva indicato la strada della 238, con l’allargamento dei servizi al distretto socio sanitario che potrebbe essere guidato, perché no, da una nuova Istituzione dei Servizi sociali, amministrata però da una conferenza dei sindaci. Ieri invece, per bocca del consigliere comunale Paolo Saglimbeni, è stata prospettata una soluzione definitiva: abolizione dell’Istituzione, ampliamento del numero degli assistiti e soprattutto revisione della struttura dei bandi di gara. Un passo importante ma non «la panacea di tutti i mali», avverte l’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti, intervenuta al dibattito.

Ognuno per sé, dunque, la maggioranza del partito da una parte, la minoranza dall’altra, verso un congresso che si preannuncia scintillante anche perché l’attuale segretario regionale Francantonio Genovese ha già detto che non si ricandiderà, aprendo una corsa alla successione che si preannuncia complicata (primarie? Svolta “generazionale-? Ritorno al passato?). «Sono contento che sia partito questo confronto con la città – ha detto Giovanni Frazzica dell’area Bindi – ma amareggiato del fatto che questa cosa venga fatta dai gruppi di “minoranza- del Pd, dopo il letargo di chi è stato al governo». Filippo Panarello non nega i «conflitti interni», dovuti soprattutto ad una mancanza di «collegialità» e ad una «chiusura del partito».

Angela Bottari, che ci aggiorna sul “work in progress- dello Statuto («riaperti i termini per gli emendamenti, il 18 dicembre ci sarà l’aggiornamento dell’assemblea congressuale per le votazioni»), è soddisfatta perché «oggi si afferma un metodo, l’ascolto della città sulle emergenze. Siamo partiti da Atm e servizi sociali perché uniscono esigenze di lavoratori e utenti, ma affronteremo anche le altre. Il tema generale è che la città sembra avviata a un declino, nonostante le sue potenzialità, ci vuole uno sforzo corale per invertire la tendenza negativa».

E come? Marcello Greco evoca l’esempio dei dirimpettai di Reggio Calabria, «stiamo cercando il nostro Falcomatà (l’ex sindaco che diede il là alla cosiddetta “Primavera di Reggio-, nda)», e apre una piccola parentesi sulla “piaga- dei debiti fuori bilancio (che oggi torneranno in consiglio comunale), «frutto di scelte sbagliate del passato».

Sull’Atm non poteva che parlare l’ex presidente Franco Providenti, dopo che l’argomento era stato introdotto dal consigliere comunale Gaetano Gennaro, il quale ha ribadito la necessità di aprire, da qui a dieci giorni, un tavolo con tutte le parti, «qualunque sia l’orientamento dell’amministrazione in merito». L’assessore Melino Capone ha confermato le difficoltà debitorie dell’Atm, ed è proprio da lì, secondo Providenti, che bisogna partire: «La trasformazione in Spa non è un fatto formale – ha detto – bisogna creare un’azienda autonoma, basata su nuove logiche. In passato sono state fatte scelte scellerate, come nel 2001, quando la Regione distribuì autobus a tutte le città e solo Messina e Marsala riuscirono a non aggiudicarsene. E’ necessaria una verifica dei crediti e poi procedere alla cessione degli immobili», pallino di Providenti fin dai tempi della sua amministrazione.

All’incontro, annunciato come solo il primo di una serie, sono intervenuti anche i sindacalisti della Cgil Lillo Oceano e Pino Foti, il presidente di Confindustria Ivo Blandina, la vicepresidente del Cesv Carmen Cordaro e l’ex assessore al Bilancio (era Providenti) Luigi Beninati.

(nelle foto: Panarello, Frazzica e Greco)

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