Una petizione per “salvare” i messinesi dall’assessore alla Sanità Russo. E lo scontro interno all’Mpa si inasprisce

Una petizione per “salvare” i messinesi dall’assessore alla Sanità Russo. E lo scontro interno all’Mpa si inasprisce

Una petizione per “salvare” i messinesi dall’assessore alla Sanità Russo. E lo scontro interno all’Mpa si inasprisce

giovedì 14 Aprile 2011 - 13:32

Presentata stamani l’iniziativa del centro studi “Autonomie popolari”. Appoggiata, tra l’altro, dall’attuale assessore comunale Elvira Amata, di Forza del Sud. Che pare strizzare l’occhio agli scontenti autonomisti

Si chiama consultazione popolare “Salva Messinesi”. Ma salvare da chi? All’interrogativo sembra rispondere il capogruppo dell’Mpa al Comune Sebastiano Tamà, che insieme al capogruppo degli autonomisti alla Provincia, Roberto Cerreti, ha presentato stamani l’iniziativa del centro studi “Autonomie popolari”, nella salette “Tanino Gulisano” di Palazzo dei Leoni. «Qualcuno ha voluto consegnare la città ad una banda di catanesi», dice a voce alta Tamà. Quel qualcuno è Raffaele Lombardo, vero obiettivo della campagna “Salva Messinesi” che altro non è se non una nuova puntata di quello scontro tutto interno ad un Mpa (con Latteri e Lo Monte apertamnente schierati contro il governatore) del quale, lo ha ammesso lo stesso Tamà, si sta recitando il “de profundis”. «Un partito che muore ancora prima di nascere», ha ribadito il consigliere comunale. Tanto che si inizia a guardare altrove e forse non è un caso che stamani fosse presente anche l’assessore comunale Elvira Amata di “Forza del Sud”, il neonato movimento di Gianfranco Miccichè, costola non belligerante del Pdl siciliano. Gli altri intervenuti alla conferenza di oggi sono Giancarlo Campisi, Salvatore Calì, Nino Previti, Roberto Gulotta, Salvatore Mercadante, Marco Vonella, Gaetano Quartarone, Enrico Talamo, Pippo Calabrese, Domenico Crupi, Caterina Castellina, Pasquale Bucalo, Dario Mercadante e Dario restuccia.

Tutti insieme per una causa comune. Se Lombardo è l’obiettivo “finale” e generale, quello specifico è l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Le cui dimissioni sono richieste a gran voce proprio attraverso la petizione popolare “Salva Messinesi”. «Il Governo Lombardo – vi si legge – si fonda notoriamente sulla presenza nel proprio esecutivo esclusivamente di tecnici, dei quali in più occasioni è stato smentito qualsiasi impegno politico. La presenza dell’assessore Russo ad una manifestazione di carattere strettamente politico a Capo D’Orlando, di certo non attinente a tematiche sanitarie, ed in più nel pieno di un’accesa campagna elettorale amministrativa ed a sostegno di un candidato, determina una profonda trasformazione del ruolo dello stesso, accreditando peraltro le “dicerie” e le illazioni, secondo le quali il dott. Massimo Russo si starebbe preparando ad una sua prossima candidatura regionale. Di fatto le aspirazioni politiche dell’assessore alla Sanità già da tempo sono evidenti e si palesano con atteggiamenti amministrativi e scelte strategiche che altrimenti, in alcun modo e con buon senso, potrebbero essere spiegate».

«Non possiamo scordare – si legge ancora – e non vogliamo si dimentichino le tante aggressioni subite in ambito sanitario pubblico dalla nostra provincia, colonizzata da manager, funzionari e direttori di fuori provincia, con in testa la graduale chiusura dell’ospedale di Barcellona, la soppressione dei servizi notturni del 118 in molte nostre comunità, tra cui ricordiamo Ucria, la discutibile efficienza ed efficacia dei servizi di pronto soccorso negli ospedali messinesi, la progressiva eliminazione di fondamentali reparti come l’emodinamica nella struttura ospedaliera del Piemonte, la chiusura del Reparto di Nefrologia nell’ospedale di Patti, l’assurda gestione degli ospedali di Mistretta e del Policlinico universitario di Messina, continuamente esposti a contenziosi e disservizi, l’incredibile locazione sotterranea delle sale parto dell’ospedale Papardo, oltre che l’abbandono ed il mancato utilizzo di edifici importanti come l’ex sede dell’ospedale Margherita e gli inutilizzati, da oltre 10 anni, locali dell’Asp 5 messinese nella frazione “Case Nuove Russo” a Patti. In conseguenza di ciò – è la conclusione della petizione – i sottoscritti amministratori, chiedono al signor presidente della Regione Siciliana di revocare il mandato all’assessore Massimo Russo, consentendo così a quest’ultimo, quel giusto momento di pausa e di riflessione che gli consenta per il futuro di uscire dall’equivoco di una posizione a meta tra il tecnico ed il politico, che per niente aiuta, soprattutto in questo momento storico, la causa pubblica siciliana».

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