'Piano Strategico 2020': un nuovo volto alla città?

‘Piano Strategico 2020’: un nuovo volto alla città?

Redazione

‘Piano Strategico 2020’: un nuovo volto alla città?

lunedì 13 Ottobre 2008 - 13:35

L'obiettivo che si propone di raggiungere l'ambizioso progetto è cambiare radicalmente Messina sul piano territoriale e non solo

Pensare a Messina in una prospettiva futura, anzi in prospettiva 2020. Questa -la data- entro cui realizzare l’obiettivo “Piano Strategico- che mira alla nascita di una nuova Messina, il cui volto dovrà essere quello di una città metropolitana.

Questo almeno è quanto si propongono di realizzare il Comune di Messina e i partner coinvolti nella realizzazione dell’ambizioso progetto, di cui si è discusso oggi nella caratteristica cornice della Chiesa di santa Maria Alemanna. A rappresentare Palazzo Zanca non, come inizialmente previsto, il primo cittadino Giuseppe Buzzanca vista l’odierna agenda fitta d’impegni, ma il city manager Gianfranco Scoglio, apparso abbastanza sereno nonostante i le vicende degli ultimi giorni, affiancato dal direttore generale Filippo Ribaudo e dall’ing. Caminiti, dirigente dell’ufficio programmi complessi che sosterrà i partner privati nella fasi di scelta ed organizzazione dei progetti finalizzati alla realizzazione piano strategico.

Ad “affollare- l’uditorio, non soltanto esponenti del mondo politico, oltre i già citati, presenti anche l’assessore alla politiche del mare Pippo Isgrò, alla viabilità Melino Capone e alle Politiche del territorio Giuseppe Corvaja, ma anche volti noti del mondo sindacale e dell’impresa, rispettivamente Franco Spanò della Cgil e il presidente di Confindustria Ivo Blandina, segno evidente dei molteplici interessi che l’obiettivo “strategico- potrà tirare in ballo.

Quanto ci si propone di realizzare in riva allo stretto e quanto si è verificato, con ottimi risultati, in un’ importante città europea anch’essa situata nel cuore del Mediterraneo, Barcellona, dove il Piano Strategico ha permesso al centro spagnolo di rivoluzionarsi e rivoluzionare la propria realtà. Tutti concordi dunque nel sottolineare la centralità dell’obiettivo che proprio per questo va realizzato -attraverso una forma di collaborazione assolutamente bipartisan-.

“Tutti i progetti che il Comune ha portato avanti i questo periodo, Pit, Prust, Urban, – ha affermato il city manager – devono rientrare in una programmazione unica ed organica, soprattutto perché Messina potrà raggiungere il suo obiettivo strategico usufruendo non solo dei fondi regionali e nazionali ma in primis di quelli europei 2007-20013. Il proposito è quello di puntare su ricerca, innovazione, economia della conoscenza e rapporto stretto ed innovativo tra impresa, ricerca e tecnologia-.

Sul fronte partnership,saranno fondamentali le sinergie che si riusciranno a determinare al fine di mettere in atto un’efficace attività di pianificazione e dunque una costante ed utile collaborazione fra pubblico e privato. A definire le linee guida del progetto il dott. Scarola, responsabile del gruppo che si è aggiudicato la gara che e che nel corso della presentazione ha illustrato i processi di partecipazione e i tempi di realizzazione del Piano Strategico.

Saranno 4 le fasi -imminenti-, anzi macrofasi, che porteranno alla determinazione degli strumenti funzionali al raggiungimento dell’obiettivo finale: la prima è quella che si sta attraversando proprio ora e che consiste in un’attività di analisi preliminare che proseguirà fino a gennaio 2009; la seconda sarà quella di individuazione e concertazione delle linee strategiche. Prevista, invece, per il febbraio 2009, salvo intoppi, l’identificazione delle progettualità necessarie, per arrivare poi a maggio alla definizione complessiva di tutte le direttrici per la costruzione del Piano.

Un capillare e quantomai complesso lavoro preparatorio quello che farà da base al “Piano strategico 2020- e che “rappresenta in primis un dovere nei confronti dei giovani messinesi, per consegnare loro una città migliore- ha aggiunto l’ass. Scoglio.

E, almeno nelle aspettative, saranno i giovani già nella fasi iniziali i protagonisti assoluti dell’attività di progettazione con le loro idee e il loro impegno. Proprio a tal proposito verrà creato all’interno dell’ex-area della Fiera, già ottenuto il permesso da parte dell’Autorità Portuale, un “Urban Center- dove promuovere una serie di workshop utili ad individuare alcuni “progetti bandiera- da portare avanti.

(Foto E.Rigano)

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