Il sindaco: «L’Università si interfacci con le realtà territoriali». Scoglio: «E’ una sfida culturale, è il momento di elaborare idee»
Con l’avvio delle commissioni tematiche, questa mattina al Teatro Vittorio Emanuele, ha preso ufficialmente il via la “riflessione con la città” verso il Piano strategico “Messina 2020”. «Un’iniziativa importante – ha commentato il sindaco, Giuseppe Buzzanca – perché ci consente di ragionare insieme sullo sviluppo della città. Per la quale bisogna immaginare una pianificazione armonica e coerente con la vocazione del suo territorio. Il contributo della società civile è, dunque, considerevole». E, nel suo intervento, il primo cittadino ha anche ricordato la necessità di avviare un percorso moderno che contempli, tra le altre cose, lo snellimento della burocrazia. «E’, altresì, essenziale che l’Università si interfacci con le realtà territoriali – aggiunge Buzzanca – e che, finalmente, venga fatta chiarezza in merito alla costruzione del Ponte sullo Stretto».
Ad introdurre i lavori è stato, poi, l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Gianfranco Scoglio. «La nostra è anzitutto una sfida culturale – osserva l’assessore – questa è una città che deve abituarsi a lavorare insieme per il futuro dei nostri giovani. Avviando non solo un momento di confronto umanistico, filosofico e sociale, ma anche e soprattutto elaborando idee. L’intenzione è quella di sviluppare le linee guida che devono poi essere condivise nelle successive riunioni dalla società civile e dal consiglio comunale. I piani strategici sono un obiettivo fondante della Comunità europea. E dobbiamo tenerne conto. Con molta umiltà, dobbiamo ricominciare a lavorare insieme».
Scopo dell’incontro di oggi è il delineamento dello scenario per lo sviluppo del piano strategico di Messina attraverso le quattro commissioni tematiche: organizzazione fisica della città e infrastrutture materiali; infrastrutture immateriali della ricerca e dell’innovazione; servizi per lo sviluppo locale dei territori; reti per solidarietà e impresa sociale. Ad illustrare più dettagliatamente il metodo utilizzato sono stati il dott. Luigi Scarola che ha relazionato su “Il documento di diagnosi: il contesto infrastrutturale, economico e sociale”; il prof. Alberto Tulumello che si è soffermato su “Il masterplan dei temi e delle direzioni problematiche e progettuali”; l’ing. Alessandro Bardi e la dott. Viviana Vindigni che hanno, infine, posto l’accento su “La valutazione ex ante e la valutazione ambientale strategica del Piano strategico di Messina”. Il fine ultimo degli incontri, è la redazione di uno scenario condiviso di sviluppo a medio-lungo termine e l’individuazione di un macro-obiettivo che rappresenta lo stato finale desiderabile al 2020, discutendo all’interno le azioni necessarie per dare concretezza alla visione di città.
(foto Dino Sturiale)
