Precari di Ato3 e Messinambiente, arriva una schiarita

Precari di Ato3 e Messinambiente, arriva una schiarita

Redazione

Precari di Ato3 e Messinambiente, arriva una schiarita

martedì 30 Dicembre 2008 - 14:06

Raggiunto un accordo tra amministrazione, società e OrSA. Amata e Capone prendono impegni, prossimo summit il 20 gennaio. Carreri (R.M.) critica la giunta

La chiusura del 2008 potrebbe aver regalato un sorriso agli oltre ottanta precari di Ato3 e Messinambiente, che si avviavano all’inizio dell’anno nuovo con la poco rassicurante prospettiva della perdita del posto di lavoro, per via della imminente scadenza dei contratti. Si può giudicare positivo, seppur con la “condizionale-, l’incontro tenutosi stamani a Palazzo Zanca negli uffici dell’assessorato all’Ambiente tra lo stesso assessore Elvira Amata, il collega di giunta con delega al Lavoro Melino Capone, l’amministratore delegato dell’Ato3 Antonio Ruggeri e i rappresentanti del sindacato OrSA Mariano Massaro e Francesca Fusco.

Un vertice al termine del quale è stato raggiunto un accordo, messo nero su bianco in un verbale sottoscritto da tutte le parti in causa. La richiesta del sindacato, in sostanza, era che i lavoratori dei servizi aggiuntivi dell’Ato3 che si occupano di potature, scerbatura, cura e manutenzione del verde in città e dentro le scuole, pulizia spiagge, pronto intervento 24h, fossero garantiti una volta che i servizi saranno riaffidati, «seppure in altre forme». Non è chiaro, infatti, se l’Ato3 si riaffiderà ancora a delle cooperative (quelle attuali, è bene ricordarlo, hanno “colore politico- diverso da quello dell’amministrazione).

Gli assessori hanno confermato che è allo studio il nuovo piano industriale, che comprenderà i servizi da attivare sia all’Ato3 che a Messinambiente, e che tenuto conto delle disponibilità finanziarie del Comune si impegnerà, «nei limiti del possibile, a garantire i servizi esistenti e a salvaguardare i posti di lavoro per quei soggetti svantaggiati in forza alle cooperative sociali». Per soggetti svantaggiati, pare di capire, si intende quei lavoratori che nel frattempo non hanno trovato un altro impiego.

Per quanto riguarda Messinambiente, l’accordo verte tutto sul procedimento giudiziario in corso intentato da alcuni precari, circa venticinque, ai quali non è stato rinnovato l’incarico. L’OrSa hanno dichiarato la disponibilità dei lavoratori a rinunciare unilateralmente al giudizio in corso, «qualora la società procedesse all’assunzione nei modi consueti». Un punto sul quale la Amata e Capone hanno dichiarato il proprio impegno «a fare tutti i passi necessari». Passi e impegni che verranno tutti verificati al prossimo incontro, già fissato per il 20 gennaio.

Su Messinambiente e sull’attenzione posta al caso dall’amministrazione giunge anche una nota polemica a firma di Nino Carreri, consigliere comunale di Risorgimento Messinese, il quale «continua a sostenere che i lavoratori delle aziende in crisi, intervenuti all’insediamento del nuovo consiglio, hanno tracciato la strada che l’amministrazione comunale deve percorrere nel segno dell’emergenza occupazionale. Dopo i noti fatti che hanno riguardato l’azienda trasporti l’avevamo previsto ed è fatalmente accaduto ed a pagare dazio sono sempre loro: i lavoratori.

E’ infatti esplosa in tutta la sua drammaticità la situazione di Messinambiente con lavoratori precarizzati da una strana strategia aziendale che mira all’incentivazione dello straordinario ed all’esclusione di quei lavoratori “usati al bisogno- che oggi diventano carta straccia».

«Mentre l’amministrazione – prosegue Carreri – si preoccupa delle “feste e dei festini- (su cui R.M. inevitabilmente accenderà i riflettori allo scopo di far sapere alla città quanto ci è costata l’organizzazione di una “indecorosa celebrazione del Natale e del centenario del terremoto-) in città il malessere cresce. E poco interessa la “colonna sonora- dei proclami gratuiti a quei cittadini che a capodanno non avranno nulla da mettere a tavola. Poco interessa sapere se a Gennaio potremo ammirare capolavori dell’arte a chi non sa come sbarcare il lunario».

«E’ tempo di mettere mano al portafoglio – conclude Carreri – per cominciare a spendere oculatamente i soldi pubblici, per le cose che contano veramente, per il lavoro e non per festeggiamenti che spesso rimangono sulla carta e che puntualmente paghiamo. Bisogna intervenire immediatamente per raschiare il barile dei capitoli di bilancio, dei peg dirigenziali e bloccare tutte le spese inutili che l’amministrazione ha programmato. E’ iniziata la stagione della consapevolezza ed è bene che l’amministrazione ne prenda atto, prima di far sprofondare ulteriormente in un nuovo terremoto questa bellissima e sfortunata città».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007