«Pensate al Piano regolatore di un Comune, calato su un territorio molto più vasto come la provincia di Messina». Usa questi termini, il presidente della Provincia Salvatore Leonardi, per introdurre la presentazione del Piano Territoriale Provinciale. Un Piano che, come si legge nella relazione data alla stampa, si basa su politiche di: valorizzazione e tutela del patrimonio ambientale, naturale storico-antropico; decentramento e riordino del sistema dei servizi di livello intercomunale; sviluppo del quadro infrastrutture, con attenzione particolare alle portualità ferroviarie, stradali e aeroportuali.
Il Piano, che deve passare adesso per l’approvazione della Regione, non è in questa fase vincolante, ma successivamente i vari Comuni «saranno onerati ad adeguare i propri strumenti urbanistici alle prescrizioni dello stesso». Questi i punti essenziali del Piano: riorganizzazione del sistema portuale, con una maggiore attenzione ai collegamenti con le isole e all’allontanamento delle attività portuali industriali dalle aree urbanizzate; rafforzamento dei percorsi stradali di accesso alle aree interne attraverso l’individuazione degli attraversamenti Ionio-Tirreno e di un sistema di percorsi a basso impatto paesaggistico per collegare i centri urbani storici interni tra di essi (recupero di viabilità esistente); riqualificazione del patrimonio infrastrutturale ferroviario dimesso o in via di dismissione; riorganizzazione del sistema dei Parchi individuando forme e modalità sostenibili fruizione e tutela; individuazione di nuove centralità produttive e siti di eccellenza (il florovivaismo e la ridefinizione della localizzazione dell’autoporto); il nuovo scalo aeroportuale nell’area della Piana di Milazzo e Barcellona.
Nel corso della presentazione Leonardi ha voluto sottolineare la condivisione “bipartisan- del consiglio provinciale, elogiandone «la posizione di grande maturità, non condizionata politicamente», anche se proprio il presidente del consiglio Pasquale Monea ha voluto precisare che «l’organo ha fatto solo il suo dovere con grande serietà».
(foto Dino Sturiale)
