Dubbi sulla posizione della ditta capofila del raggruppamento di imprese, la Alfano S.p.a. Se ne tornerà a parlare mercoledì. Scaramucce nel Pdl
Tutto sospeso, l’intero iter e il lavoro degli uffici competenti. Questo l’esito della seduta odierna del consiglio comunale, riunito per discutere del project financing dei cimiteri. A dare ufficialità alla posizione è l’assessore Elvira Amata, intervenuta questa mattina in aula. La componente della Giunta Buzzanca ha risposto ad una parte degli interventi di ieri dei consiglieri e poi spiegato le motivazioni che hanno portato a propendere per lo ‘stop’.
Tra queste, di fondamentale rilievo, la posizione della ditta capofila del raggruppamento di imprese, la Alfano S.p.a. di Arzano (Napoli), che pare sia rimasta coinvolta alcuni mesi fa in un caso di presunte tangenti al Comune di Corsano, in Puglia, scoperto dalla Procura di Lecce, e a causa del quale questa fu interdetta per sei mesi dagli appalti con la pubblica amministrazione. -Davanti a certe notizie è necessario valutare prima di andare avanti-, ha commentato.
Sempre sulla Alfano S.p.a., la Amata, interrogata a riguardo da colui che ha sollecitato la seduta straordinaria, Nello Pergolizzi, ha precisato che mai in questi mesi vi sono stati incontri con il soggetto promotore, essendo ancora in una fase di studio e non in quella contrattuale. L’assessore ha dichiarato di avere apprezzato gli interventi dei consiglieri e manifestato la completa apertura ad altre proposte e suggerimenti per migliorare il servizio oggetto della sua delega. Mentre dal punto di vista politico, ha ribadito comunque che l’amministrazione è favorevole all’idea del project financing, in genere, non solo in questo settore, per stimolare l’imprenditoria.
Per quanto riguarda un eventuale risarcimento per l’interruzione della procedura di project financing, un passaggio di rilievo è stato dedicato al parere espresso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica, richiesto dall’allora assessore Francesco Squadrito. Parere che fino ad oggi i consiglieri non avevano avuto modo di visionare e che oggi è stato richiesto dal ‘solito’ Pergolizzi. Nel merito, Tommaso D’Appolito della Consedin, che fornisce supporto al Ministero, si era così espresso il 6 novembre 2006: -presupponendo che l’amministrazione non ha ancora proceduto all’affidamento (contrattualizzazione) del servizio, l’ipotesi di annullamento in autotutela della procedura offrirebbe, a favore della società risultata prima in graduatoria e aggiudicataria del servizio, un’ipotesi di responsabilità precontrattuale dell’amministrazione comunale, ossia la possibile richiesta risarcitoria a seguito di interruzione della trattativa per fatto imputabile all’amministrazione stessa. Ma tale ipotesi è poco percorribile in quanto consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato, considera il provvedimento di aggiudicazione non sufficiente a determinare in capo al concorrente alcuna lesione del diritto soggettivo. Pertanto l’annullamento del procedimento in autotutuela, ben motivato nell’interesse pubblico da perseguire, non metterebbe l’amministrazione in una situazione di forte rischio-. In pratica l’aggiudicazione non vale il contratto. La Amata ha comunque anticipato che invierà il parere al Collegio di Difesa, per una valutazione.
Durante il dibattito, proseguito dopo la -tappa- di ieri e iniziato alle 11:36, più di un’ora e mezzo dopo rispetto all’orario stabilito, non sono comunque mancate note interessanti e affondi, comprese le ormai consuete picchettate interne al Pdl. Un esempio? Vedi il vicepresidente del consiglio Pippo Trischitta (formalmente al Gruppo Misto), che si ‘ri-presta’ agli scranni dei consiglieri per lanciare una ‘bella’ provocazione all’assessore alle Opere Pubbliche Gianfranco Scoglio. 590 mila euro, questa la somma quantificata, percepita negli ultimi anni dal Comune da Scoglio: -240 mila come assessore, 320 mila come City Manager e ancora 30 mila attualmente come assessore – sciorina Trischitta. E’ costato così tanto, è entrato come esperto, individuato dal mio partito. Ma a cosa è servito il padre dei project financing non realizzati? Anche questa poteva essere un’occasione per esprimere un’opinione da esperto-. Parla invece di nuovo ‘passo in avanti’ di Pergolizzi, Giuseppe Chiarella, che spiega così l’assenza della sua firma nell’ordine del giorno. Attacco ai dirigenti da Ticonosco (che cambia la sua posizione rispetto a ieri) e Capurro. Quest’ultimo spiega: -Il consiglio comunale ha fatto un lavoro buonissimo, ma era di competenza dei dirigenti. Non si può arrivare al 2009 con un progetto del genere, che presenta grosse lacune, dopo anni di approfondimenti e dieci delibere-.
Dall’altra sponda politica interviene per primo Nicola Barbalace, per il quale il problema è anche politico: -E’ la seconda volta che si specula su 400 salme ‘ferme’ nel deposito. Sa molto di strumento per accellerare un iter che riguarda l’intero sistema strutturale cimiteriale della città-. Più duro Gaetano Gennaro, che annuncia un intervento distensivo ma poi attacca: -Dobbiamo smetterla di prendere responsabilità che non ci competono per difendere, a volte, anche soggetti indifendibili. Il nostri poteri sono quelli di controllare e indirizzare. I cittadini devono avere la certezza su dove seppellire i propri cari e soprattutto che nessuno speculi sulla loro morte-. Poi continua: -Che si chiamino Franza, che si chiamino Alfano, devono capire che i privati devono rischiare con i propri soldi, senza favoritismi o facilitazioni-. Marcello Greco invece, punta l’indice sulle responsabilità di tutta la classe politica messinese, che non ha il coraggio di prendere scelte. -Una città che muore terremotata e nessuno interviene per evitare che questo accada-.
I lavori riprenderanno mercoledì alle ore 11. Verrà presentato un nuovo ordine del giorno che racchiuderà quanto detto in questi giorni di confronto e dia un indirizzo forte all’amministrazione. Incaricato per redigerlo Pergolizzi, ma verrà condiviso dal consiglio. Mentre Capurro chiede: -Alternative al project?-
Correlato in basso l’articolo con le dichiarazioni dell’ex assessore Squadrito
