Provincia e Comune: c’è da sciogliere il nodo Feluca. Oggi la delibera torna in entrambi i consigli

Provincia e Comune: c’è da sciogliere il nodo Feluca. Oggi la delibera torna in entrambi i consigli

Provincia e Comune: c’è da sciogliere il nodo Feluca. Oggi la delibera torna in entrambi i consigli

lunedì 28 Febbraio 2011 - 02:04

A palazzo dei Leoni prima della discussione in aula nuova seduta della prima commissione, con i componenti ancora incerti sulla costituzione della NewCo e infastiditi dall’atteggiamento dell’Amministrazione. Al Comune la giunta ha modificato la delibera “incompleta” di venerdì, basterà per convincere i consiglieri?

Potrebbe essere oggi la giornata cruciale per ciò che riguarda il futuro della Feluca, ma soprattutto per la costituzione della NewCo interamente pubblica che dovrebbe sostituire in tutto e per tutto la società di gestione dei servizi telematici di Comune e Provincia. A palazzo Zanca, dopo il grossolano errore dell’Amministrazione che venerdì scorso aveva presentato al consiglio un delibera “incompleta”, la giunta è intervenuta sull’atto modificando alcuni passaggi e introducendo l’ipotesi di costituzione della NewCo, inizialmente (e inspiegabilmente) non inserita. Il consiglio valuterà adesso le nuove impostazioni definite dall’esecutivo comunale, mentre filtrano già i primi mugugni dettati dal mancato rinnovo complessivo della delibera. Si aspettava infatti che dopo il ritiro della prima versione presentata la scorsa settimana, si fosse provveduto alla redazione di un atto stilato ex novo, mentre come detto la giunta ha solamente corretto il tiro su alcune parti.

Molto dipenderà anche da ciò che succederà alla Provincia Regionale, ente pronta ad assumere, secondo le intenzioni dell’Amministrazione Ricevuto, il 49% della costituenda società. E’ chiaro infatti che senza l’ok proveniente da palazzo dei Leoni, per il Comune sarebbe impossibile assumere il 100% della titolarità della NewCo, visto anche il valore della partecipazione riservata alla Provincia si attesta sui 400mila euro. Risorse che Buzzanca e i suoi assessori farebbero certamente fatica a racimolare nelle asfittiche casse dell’ente.

Su corso Cavour non sembra però tirare buona aria. Lo si deduce dal rinvio del consiglio da venerdì ad oggi, dalle sedute della prima commissione convocate (anche di sabato) e poi rimandate per l’assenza dell’Amministrazione, ma soprattutto per la nota sottoscritta dai componenti della stessa commissione. Con quest’ultima è stato infatti chiesto a Ricevuto e ai componenti competenti della sua giunta di affiancare alla proposta un adeguato piano delle esigenze dell’ente nel campo dei servizi informatici e telematici, motivando così le ragioni della volontà di esternalizzare il servizio. A gravare è comunque la differenza di fondo sussistente tra i due enti. Se infatti, tra mille difficoltà e contraddizioni, il Comune ha usufruito in qualche modo in questi anni del lavoro svolto dagli operatori di Feluca, la Provincia non ha mai tratto alcun beneficio dalla partecipazione nella spa, che si prolunga addirittura dal lontano 2000.

A spiegare l’attuale stato di cose a palazzo dei Leoni sono i componenti della prima commissione, che si sono espressi nuovamente a seguito della seduta andata “a vuoto” sabato pomeriggio: «Dopo aver ricevuto la delibera dall’Amministrazione soltanto il 23 febbraio si sono svolte tre sedute di commissione – spiegano Gulotta, Palermo, Grioli, Rao, Bonfiglio, Andaloro, Scimone, Coppolino, Francilia e Vicari -. Nella prima ha partecipato l’Assessore al Lavoro Fichera, il quale non è stato in grado di fornire le risposte ai quesiti posti dai componenti. Nelle due successive del 25 e 26, nessuno dei componenti dell’Amministrazione ha partecipato e pertanto i quesiti relativi ad aspetti formali e sostanziali non hanno ricevuto alcuna risposta. Per queste ragioni la commissione, preso atto dell’ennesima assenza dell’Amministrazione nelle sedute sopra citate e nell’impossibilità di esprimere un parere su una delibera che presenta lacune formali ed elementi sostanziali che richiedono chiarimenti, si è determinato di riaggiornarsi ad oggi alle ore 9.30. Si spera così che l’Amministrazione fornisca, sia pure in extremis, gli elementi necessari ai consiglieri al fine di rendere possibile l’espressione di un voto consapevole su una delibera di importanza strategica, a detta dell’Ente, e dalle conseguenze importanti dal punto di vista occupazionale». I toni nei confronti dell’Amministrazione sono certamente critici e dimostrano ancora una volta uno scollamento tra l’esecutivo e i rappresentanti del civico consesso. I consiglieri hanno infatti aggiunto che «l’assoluta impossibilità di esprimere una valutazione in merito a tale delibera» è stata determinata «dall’atteggiamento dell’Amministrazione provinciale che ha mortificato ancora una volta, con la propria irresponsabile assenza, il lavoro della commissione».

Molto più dura la posizione assunta dal capogruppo dell’Mpa, Roberto Cerreti: «L’unica spiegazione plausibile all’incredibile atteggiamento del presidente della Provincia e dei suoi delegati di giunta rimane la non convinzione da parte degli stessi di portare avanti il progetto della costituzione della nuova società pubblica, che dovrebbe assolvere competenze specifiche in campo mediatico ed informatico. Questa la spiegazione che appare più ovvia al cospetto di una delibera che non chiarisce assolutamente quali motivazioni dovrebbero portarci a caricare sulle già fragili casse dell’ente un ulteriore impegno di 400mila euro contravvenendo di fatto alle direttive delle finanziarie 2007, 2008, 2009 e 2010, che impongono agli enti locali di eliminare le partecipazioni pubbliche a società carenti dei requisiti economici e di convenienza istituzionale, riducendo l’opportunità di esternalizzare rapporti di partecipazione solo ed esclusivamente con società che offrono l’assistenza agli enti su servizi essenziali e prioritari».

Allo stato attuale inoltre la delibera proposta al consiglio provinciale è carente di clausole di salvaguardia occupazionale per i 17 lavoratori della società Feluca. Anche per questo motivo Cerreti ha deciso di votare contrariamente alla richiesta di riconvocare la quarta commissione per questa mattina alle 9.30 e non vi parteciperà, in attesa della seduta del consiglio convocata sempre per oggi alle ore 11. (Emanuele Rigano)

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