Provincia. Spaccatura nel centrodestra, Cerreti (Mpa): «Tavolo con i vertici dei partiti che governano»

Provincia. Spaccatura nel centrodestra, Cerreti (Mpa): «Tavolo con i vertici dei partiti che governano»

Provincia. Spaccatura nel centrodestra, Cerreti (Mpa): «Tavolo con i vertici dei partiti che governano»

venerdì 05 Marzo 2010 - 00:36

Il capogruppo autonomista risponde alla richiesta di chiarimenti di tutti i capigruppo della maggioranza. Rao (Pd): «Persa la bussola tra liti e ambiguità politiche»

Non si sono fatte attendere le reazioni alla dura nota diffusa ieri dai capigruppo della maggioranza in consiglio provinciale, con la quale hanno richiesto un chiarimento all’Mpa. Nello specifico i gruppi Pdl, Gdl, Udc, Il Centro con D’Alia, Pri, Forza Azzurri e La Destra hanno contestato l’assunzione da parte degli autonomisti di posizioni politiche che sarebbe andate “in contrasto con la linea programmatica del presidente Ricevuto”, arrivando perfino a prospettare, in caso di mancato riscontro, la necessità di ritirare per coerenza gli assessori di riferimento dalla giunta provinciale, Bruno e Duca (vedi correlato in basso).

Il primo a rispondere è il capogruppo del Mpa, Roberto Cerreti, a quanto pare uno dei principali obiettivi dei colleghi: «Di fatto sin dall’inizio del mandato elettorale – scrive Cerreti -, le forze autonomiste di Palazzo di Leoni, non si sono mai fatte indietro rispetto ad una concreta possibilità di migliorare i rapporti di maggioranza, richiedendo più volte, incontri con l’Amministrazione Ricevuto e gli altri capigruppo, non solo per tentare di concretizzare al meglio i presupposti programmatici dell’Ente, ma anche per chiarire quegli aspetti, dell’accordo pre-elettorale, che non hanno trovato il giusto epilogo nella composizione della Giunta di Governo, che ha visto un forte ridimensionamento della presenza autonomista. Pertanto, se pur convinti del lavoro svolto in supporto della maggioranza a Palazzo dei Leoni e del suo Presidente, si concorda sulla necessità di ricorrere alla convocazione di un tavolo con i vertici dei partiti di maggioranza, al fine di poter finalmente ritrovare le giuste condizioni e lo spirito, che hanno portato le diverse componenti messinesi a stringersi sul progetto Ricevuto». Parole tendenti a smorzare i toni, ma che al contempo mirano a sottoscrivere la richiesta dei capigruppo seppur nella chiave degli interessi autonomisti.

Quanto, quasi paradossalmente, accade nella maggioranza, diventa un “assist smarcante” per il Pd che passa subito al contrattaco. «Mentre la Provincia di Messina sprofonda tra i tanti disastri idrogeologici e la grave crisi economica. Mentre il territorio cerca disperatamente di avere interlocutori istituzionali autorevoli per un’azione forte di sostegno dei governi regionale e nazionale, per fare fronte alle quotidiane emergenze. Mentre le comunità del messinese cercano di creare fronte comune per reagire alle pesanti condizioni cui sono costrette. La maggioranza di centro destra alla Provincia di Messina, per l’ennesima volta si spacca, con una parte che addirittura chiede ad un’altra di ritirare i propri Assessori, e quindi nella sostanza di uscire dalla maggioranza». Queste le parole usate da Pippo Rao per descrivere la situazione.

Il consigliere provinciale dell’opposizione poi continua: «D’altronde sono mesi oramai che dalle fila della maggioranza, ora una componente, ora l’altra, “sparano” bordate nei confronti della gestione dell’ente, a volte di quella politica, a volte di quella dirigenziale amministrativa, con la premessa di non poco conto che il Presidente Ricevuto ha sempre sostenuto che i due aspetti coincidono ed è lui che li rappresenta politicamente. Questo caotico stato di cose, di fatto consegna l’Ente Provincia nelle mani di una maggioranza divisa, scomposta, alle prese con continue polemiche interne, che come ovvia conseguenza comporta il “fermo biologico” dell’azione politico amministrativa. Tutto questo mentre i cittadini e le comunità messinesi si meriterebbero altra azione di governo, sostenuta da una maggioranza che quanto meno supporti il programma con il quale il Presidente Ricevuto ha vinto le elezioni, consegnando a lui ed alla sua maggioranza l’onore del governo della Provincia, che però tra liti e polemiche continue, ha da tempo perso la bussola».

Nell’ottica degli “ambigui” equilibri politici che caratterizzano la maggioranza alla Provincia, Rao sottolinea una vicenda accaduta proprio ieri nella riunione del Comitato Portuale chiamato a discutere anche di Ente porto. All’incontro vi erano due Assessori della Giunta Ricevuto, solo che uno (Michele Bisignano) era in ufficiale rappresentanza della Provincia, l’altro (Daniela Bruno), in rappresentanza della Regione: «Il piccolo problema – prosegue Rao – che erano portatori di posizioni diverse, se non configgenti. Al di là del fatto che non si capisce a quale titolo, un’Assessore Provinciale possa rappresentare l’Ente Regione, e con tesi diverse rispetto all’Ente di cui è amministratore, rimane il dato contraddittorio, e quindi schizofrenico, di una maggioranza alla Provincia di Messina che pensa a tutto tranne che a remare unità nell’interesse dei veri problemi che affliggono il territorio. Domani – conclude – siamo certi che assisteremo ad un’altra puntata di questa fiction, con gli stessi attori, ma purtroppo anche con gli stessi drammatici problemi che i messinesi vivono quotidianamente. E le stelle stanno a guardare».

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