Ecco quanto ci costa oggi un consigliere provinciale

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Redazione

Ecco quanto ci costa oggi un consigliere provinciale

giovedì 12 Febbraio 2009 - 23:13

Gettoni, rimborsi spese, copertura della giornata lavorativa. “Pesa” di più chi proviene dalla provincia e di professione fa l’impiegato

Taglio dei costi della politica. Quante volte ne abbiamo sentito parlare soprattutto in campagna elettorale? Erano solo chiacchiere? Vediamo cosa succede nel nostro territorio. Quanto guadagna oggi un consigliere della Provincia di Messina? L’art.5 comma 4 della Legge della Regione Sicilia n.22 del 16 dicembre 2008 ha abrogato la possibilità per i Consiglieri Provinciali di optare per l’indennità di funzione piuttosto che per il gettone di presenza, stabilendo che in nessun caso l’ammontare mensile percepito può superare l’importo pari al 30% dell’indennità mensile prevista per il Presidente della Provincia. La stessa legge stabilisce che il pagamento del gettone di presenza è subordinato all’effettiva partecipazione del Consigliere alle sedute di consiglio e alla commissioni. Questo dal punto di vista legislativo, dal punto di vista prettamente economico, attualmente l’importo del gettone è pari a 144.90 euro lordi, con l’ammontare mensile che non può superare i 2348.22 euro. Una cifra alla quale molto di frequente i consiglieri si avvicinano.

Dunque “costa” duemila euro circa un consigliere provinciale alla collettività? La risposta è no. Ai gettoni infatti, vanno sommati i rimborsi spese. Il nuovo regolamento che si occupa della materia, , è stato approvato dal consiglio provinciale lo scorso 26 gennaio (da noi riportato il 31 gennaio). Il rimborso delle spese di viaggio è previsto per l’esercizio diretto delle funzioni degli amministratori per la partecipazione alle riunioni di Consiglio Provinciale e per le Commissioni Consiliari. Per tutti i consiglieri inoltre è previsto per la presenza presso l’Ente per l’esercizio delle funzioni proprie dei capigruppo e degli altri consiglieri concernenti le attività ispettive, per l’esercizio del diritto di accesso agli atti, per le attività istruttorie relative alle proposte da presentare e per l’esame delle proposte presentate da altri, nonché l’esame e lo studio preliminare degli atti posti all’ordine del giorno degli organi collegiali (consiglio commissioni, ecc). E ancora, per l’acquisizione di informazioni presso gli uffici e servizi dell’Ente che riguardano procedure, attività, servizi, procedimenti amministrativi, problematiche e quant’altro necessario ai consiglieri per acquisire il massimo delle conoscenze relativo all’esercizio delle competenze di indirizzo e di controllo che la legge riserva all’organo consiliare. Le spese di viaggio ammissibili, comprovate da idonea documentazione, si riferiscono a pedaggi autostradali, parcheggi e indennità chilometrica per l’uso del mezzo proprio. Bisogna quindi considerare anche chi è residente a Messina e quindi non dovrebbe usufruire, o comunque usufruire solo in parte, di questi rimborsi.

Rimborsi che sono previsti anche per le “missioni”: partecipazioni a congressi, convegni e riuninoni in genere, aventi attinenza con l’Amministrazione provinciale, le trasferte presso uffici, Enti ed aziende della regione, dello Stato o dell’Unione Europea, la partecipazione alle riunioni degli Organi e delle delegazioni formali delle associazioni Internazionali, Nazionali e Regionali, le trasferte per partecipare a cerimonie, ricorrenze, solennità, manifestazioni pubbliche e consimili adempimenti al di fuori del Comune di Messina. Anche queste devono essere comprovate da idonea documentazione e autorizzate da un organo preposto. Sono considerate spese ammissibili: Taxi, auto a noleggio, pedaggi autostradali, parcheggi, biglietti e prenotazioni aeree, ferroviarie o navali; spese per autorimessa; spese per agenzie e/o diritti di prenotazione; qualora il viaggio venga effettuato con mezzo proprio compete, inoltre, un’indennità chilometrica in ragione in 1/5 del prezzo di un litro di benzina verde praticato alla pompa Agip; spese di alloggio rimborsabili per missioni che siano di durata superiore alla giornata di pernottamento in albergo fino a 4 stelle; spese di vitto consistenti nel rimborso di n.1 pasto, nel caso di missione avente durata superiore alle 8 ore e di n.2 pasti, nel caso di missione di durata superiore a 12 ore; l’uso del mezzo aereo è previsto nella sola classe economica; in caso di viaggio in treno, verrà rimborsato il costo della 1° classe con eventuale cuccetta e/o vagone letto.

Ma non è finita. Al gettone e ai rimborsi va aggiunta la copertura economica della giornata lavorativa in quei casi in cui il consigliere risulta impiegato in un’azienda privata o pubblica, che deve fare a meno del suo servizio. Bisogna dunque escludere da questa ulteriore spesa alcune categorie, come ad esempio quella dei consiglieri studenti.

Articoli correlati: “Regolamento rimborso spese di viaggio e di missione” e “Che lavoro fanno i consiglieri provinciali”

E.Rigano

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