Regione, approvati i contributi a favore di disabili ed anziani invalidi

Regione, approvati i contributi a favore di disabili ed anziani invalidi

Redazione

Regione, approvati i contributi a favore di disabili ed anziani invalidi

martedì 11 Marzo 2008 - 10:59

Un buono sociosanitario per i disabili gravi e per coloro che hanno compiuto i 65 anni ed abbiano una invalidità pari al 100%.

A firmare il decreto di approvazione di questi contributi è stato il vicepresidente vicario della Regione, Lino Leanza, che ha, di fatto, accettato le proposte di modifiche avanzate dall’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Paolo Colianni.

La prima buona notizia è che la soglia di reddito Isee è stata innalzata da settemila a novemila euro, ma sostanzialmente, le novità maggiori riguardano i tempi di assegnazione e le modalità di erogazione, giacché, dopo la presentazione della domanda e la certificazione del medico di famiglia, l’Unità di Valutazione Medica competente per distretto dovrà pronunciarsi entro dieci giorni determinando il periodo di erogazione, il livello quali – quantitativo delle prestazioni da erogare e la gravità del bisogno, definendolo medio – lieve o medio – grave: nel primo caso il contributo mensile sarà di euro. 350, nel secondo di euro 450.

Entro dieci giorni, l’Uvm dovrà pronunciarsi sulla richiesta determinando il periodo di erogazione, il livello quali – quantitativo delle prestazioni da erogare e la gravità del bisogno, definendolo medio – lieve o medio – grave: nel primo caso il contributo mensile sarà di euro. 350, nel secondo di euro 450.

Qualora l’Unità di valutazione non si esprima entro i dieci giorni dal ricevimento dell’istanza, vige il principio del silenzio – assenso e viene ritenuta valida la proposta formulata dal medico di famiglia.

Il beneficio del buono socio – sanitario non potrà superare i sei mesi ogni anno e sarà concesso per non più di tre mesi con un contributo in denaro a sopporto della famiglia che assume compiti di accoglienza e cura del soggetto richiedente e per la restante parte con un voucher da utilizzare presso le strutture abilitate a prestare l’assistenza necessaria (Rsa, Ipab, Case protette, Enti non profit riconosciuti).

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