In campo, da Roma a Messina, per una grande manifestazione d'opposizione
L’obiettivo primario è cancellare, attraverso l’esercizio referendario, la legge ribattezzata ‘della vergogna’, per cui tutti siamo eguali davanti alla legge, meno quattro italiani: i Presidenti della Repubblica, del Consiglio, della Camera e del Senato.
Nelle parole di Giuseppe Restifo, portavoce della Rete, “questi quattro italiani sono sottratti alla legge, per cui, anche se fossero colti sul fatto mentre commettono un crimine, non solo non potrebbero essere condannati, ma neppure si potrebbe iniziare il processo! E’ una cosa che ci indigna profondamente ed invitiamo tutti i cittadini a firmare il referendum per l’abrogazione del Lodo Alfano, anche per opporsi a un Parlamento fatto di nominati dai partiti e non da eletti direttamente dai cittadini, a cui è stata sottratta la preferenza nel voto di lista (che invece andrebbe reintrodotta e non tolta anche alle elezioni europee come prevede il disegno di legge governativo).
Venerdì 17- – continua Restifo – -si è conclusa a Roma una grande manifestazione d’opposizione, per la quale va dato atto ad alcune organizzazioni come Cub, Cobas e Slai della chiarezza del messaggio. La risposta è stata entusiasmante e ne vedremo delle belle anche a Messina, il cui sit-in dei precari di sabato pomeriggio a piazza Cairoli è stato solo l’inizio-.