Ricevuto tranquillizza i dipendenti: tutto ok per buoni pasto e stipendi

Ricevuto tranquillizza i dipendenti: tutto ok per buoni pasto e stipendi

Ricevuto tranquillizza i dipendenti: tutto ok per buoni pasto e stipendi

giovedì 28 Ottobre 2010 - 23:34

Ma c’è chi la pensava diversamente: cambio di rotta dell’Amministrazione, probabilmente pressata dall’immediata presa di posizione assunta dai sindacati. Intanto Bisignano critica l’organizzazione logistica e chiede il rafforzamento dell’ufficio Partecipate: si allungano i tempi per l’avvio del piano di dismissione?

I dipendenti possono stare tranquilli perché stipendi e buoni pasto sono al sicuro. Ad abbassare la temperatura tra i corridoi di palazzo dei Leoni è direttamente il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, che dal consiglio provinciale ha chiaramente dichiarato che i tagli previsti dall’Amministrazione non riguarderanno in questa fase direttamente il personale: «Non è nostra volontà tagliare quanto dovuto ai dipendenti – ha spiegato -. La riduzione dei buoni pasto riguarderà solo i dirigenti. Nessuno ha pensato ad un’ipotesi simile».

Commento, quest’ultimo, e posizione assunta, che impattano con l’intervista rilasciata lo scorso 14 ottobre dall’assessore al Bilancio Antonino Terranova al -Giornale di Sicilia-. Nell’articolo dal titolo “Un taglio anche ai buoni pasto. I rientri? Solo se necessari”, si legge dettagliatamente: “Ma adesso anche i buoni pasti stanno entrando nel mirino dell’assessore al Bilancio Antonino Terranova. E’ certamente un discorso più complesso che vedrà l’opposizione dei sindacati ma che Terranova intende assolutamente fare. Non era mai successo che un assessore decidesse di mettere in discussione qualcosa che era già stata conquistata. «Voglio dimezzare la cifra – spiega l’assessore al Bilancio Terranova – E qui ci vuole la buona volontà di tutti. Faremo un orario più flessibile. Ci saranno i rientri solo se ci sarà effettivamente bisogno […]. Se si vuole il bene dell’Ente bisogna accettare qualche sacrificio, doloroso ma pur sempre necessario».

Parole che avevano mandato in crisi i dipendenti, tanto da spingerli ad appendere anche alcuni volantini attraverso i quali si chiedeva come mai solo loro fossero stati individuati per -subire- l’austerity imposta. Il riferimento ovviamente rivolto ai dirigenti, coloro che possono richiedere il buono semplicemente con un’autocertificazione non soggetta a controllo. E se si pensa che qualcuno nei primi sei mesi dell’anno ne ha richiesti 144 su un totale “disponibile” di 150…

Comunque oggi lo stesso personale può tirare un sospiro di sollievo, visto che le linee di Ricevuto e Terranova sembrano convergere su questa linea, forse proprio grazie all’immediata presa di posizione assunta dai sindacati(vedi correlato). Lo stesso presidente ha rinnovato la propria fiducia all’assessore, anche se probabilmente c’è ancora qualcosa da registrare sul piano della comunicazione interna. Panoramica docet.

E a proposito di contrasti Amministrazione-dirigenza, c’è da evidenziare l’uscita infastidita dell’assessore alle Partecipate, Michele Bisignano, ancora alle prese con l’atteso piano di dismissione. Se a breve dovrebbe essere formalizzato “l’insediamento” nel collegio di difesa dell’esperto che supporterà Bisignano nella redazione degli atti, lo stesso assessore torna a chiedere a gran voce il potenziamento dell’ufficio, rivolgendo un attacco ad alcune unità. «Ci sono uffici sovradimensionati che non producono niente da mesi – sbotta -. Targhette vuote, stanze “occupate” senza alcun titolo, altre sempre chiuse. Intanto le 2 unità dell’ufficio Partecipate vagano dopo il trasferimento dal viale San Martino, senza pc e con i faldoni nei corridoi. Come dovremmo fare a lavorare così? Denuncio questa situazione, non credo che dietro ci sia una regia ben precisa ma tentativi ostruzionistici sì. Chiedo per questo che vengano risolti i problemi logistici oltre al rafforzamento organico dell’ufficio». In queste condizioni, difficile che il termine orientativo annunciato da Ricevuto per la presentazione del primo atto in consiglio (due settimane) possa essere rispettato. Intanto il tempo stringe. Per tutti. (foto Sturiale)

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