La riflessione - Chi ha i voti comanda su tutto e tutti senza alcun controllo

La riflessione – Chi ha i voti comanda su tutto e tutti senza alcun controllo

La riflessione – Chi ha i voti comanda su tutto e tutti senza alcun controllo

mercoledì 23 Febbraio 2011 - 08:14

Di seguito vi proponiamo una riflessione sull’attuale situazione politica italiana, con particolare riferimento al rapporto tra il premier e la Costituzione, dell’ex sindaco Franco Providenti

Il Premier continua ad attaccare verbalmente la Costituzione ed a promettere che a breve termine la travolgerà con significative modifiche. Soprattutto modificherà l’assetto Costituzionale dell’Amministrazione della giustizia. Vuole una giustizia che gli dia immediatamente ragione, anzi che non gli chieda mai conto dei suoi comportamenti. Ciò significa modifica della tripartizione dei poteri, subordinazione del P.M. al Ministro della Giustizia, e comunque prevalenza delle Camere su qualsiasi ordine o potere costituzionale (la volontà degli elettori prevale in ogni caso).

E’ una visione della Costituzione Italiana, pre-moderna che somiglia ai sultanati o alle dittature sud americane. Fortunatamente fino ad ora non è riuscito a realizzare i suoi programmi. Temo però che siamo giunti al momento in cui il pericolo è maggiore. Giustamente il Presidente Napolitano lo invita a difendersi nel processo, proponendo le sue eccezioni davanti ai giudici del Tribunale di Milano. Ma i suoi avvocati hanno inventato un conflitto fra Camera e Procura di Milano che dovrebbe risolvere la Corte Costituzionale. Mi dispiace che i legali del premier, avvocati di sicura fama, si siano dovuti piegare a sostenere una tesi inesistente nel mondo del diritto. Il conflitto di competenza fra il Tribunale di Milano ed il così detto Tribunale dei ministri, va eccepito davanti al collegio giudicante (Milano), che deciderà in merito. Contro la decisione l’imputato attraverso i suoi legali può proporre ricorso in Cassazione ed il Supremo collegio deciderà sulla competenza. Altra strada non è prevista dalla legge ed un eventuale conflitto, sollevato dalle Camere o dal Governo sarà dichiarato dalla Corte Costituzionale inammissibile. Questo lo sanno tutti, ma forse il premier confonde la realtà giuridica con ciò che vorrebbe esistesse.

Ma è proprio per questo che mi preoccupa. Vedo sempre più una grande confusione fra la realtà esistente (quello che i giuristi chiamiamo il fatto), e ciò che il premier ed i suoi seguaci vorrebbero imporre che sia. Pensate agli urli in televisione dei suoi adepti per creare confusione e nascondere la realtà, ed alle quasi giornaliere minacce del premier.

E’ la visione di un altro assetto Costituzionale che si vuole imporre di fatto prima delle modifiche legislative, che si basa sul principio: “chi ha i voti comanda su tutto e su tutti senza alcun controllo”

E’ un attacco alla Costituzione vigente, grave , violento e pericoloso. Il Presidente della Repubblica tenta di smorzarlo ed invita a tornare alla moderazione. Temo però che non basti. Bisogna difendere la Costituzione. Dobbiamo farlo noi come cittadini, l’opposizione unendosi ed evitando di abboccare ai tanti ami sparsi nel dibattito parlamentare. Soprattutto però ritengo sia necessario un intervento del Presidente della Repubblica, nella sua veste di garante della Costituzione e dei principi in essa sanciti. Fra qualche giorno il Consiglio dei Ministri presenterà il primo progetto di riforma. A quel punto, credo che, il Presidente della Repubblica possa intervenire con un “messaggio alle Camere” nel quale chiarisca il valore della Costituzione e dei principi immodificabili dalla stessa sanciti, creando le premesse di successivi interventi più drastici.

Franco Providenti

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