Il magistrato-assessore sull’inchiesta che coinvolge il governatore: «Il procuratore ha detto che non ci sono fatti idonei a iniziative processuali, a questo mi attengo». E sulla sanità siciliana: «Il malato Sicilia sta migliorando, ma nessuno ha la bacchetta magica»
Massimo Russo è venuto a Messina per parlare di sanità, nella qualità di assessore regionale al ramo. Ma è stato impossibile non intervenire anche nella qualità di magistrato sul nuovo caso giudiziario legato a Raffaele Lombardo e alle pesanti notizie venute fuori sui suoi presunti rapporti con la mafia catanese. Rapporti che, è bene chiarirlo, non hanno indotto finora la Procura a prendere provvedimenti nei confronti del presidente della Regione. Russo è inamovibile: «Io sono legato alla cultura dei fatti. I fatti oggi dicono delle cose non contestabili. C’è stato un procuratore – ha dichiarato l’assessore arrivando al Palacultura – che ha detto che non vi sono fatti idonei a iniziative processuali, cioè manca lo stesso presupposto per l’esercizio dell’azione penale, quindi io da cittadino oltre che da magistrato mi attengo alle valutazioni scritte nell’ordinanza cautelare, anche se non riguarda direttamente il presidente Lombardo. Questa – ha aggiunto Russo – è una giunta formata da persone di grandissima qualità, che sta facendo la vera lotta alla mafia attraverso le regole e la buona amministrazione. Il resto sono tutte chiacchiere e io non mi interesso delle chiacchiere».
Ma, come dicevamo, Russo è stato stamani al Palacultura per discutere di sanità, intervenendo al convegno organizzando dall’Ordine dei medici su -Il cittadino al centro del servizio sanitario-. «La sanità in questa regione l’abbiamo trovata malata – ha detto – ma adesso sta migliorando attraverso un’operazione di riforma che ha consentito innanzitutto di evitare il commissariamento che avrebbe portato il malato Sicilia a una condizione di terminalità. Approvate le piante organiche e gli atti aziendali, ci apprestiamo a varare il Piano sanitario per puntare sulla qualita’ delle prestazioni. I casi di malasanità sono stati enfatizzati come una sorta di razzismo mediatico dalla stampa nazionale. I problemi ci sono, ma nessuno ha la bacchetta magica». E a proposito delle pesanti conclusioni a cui è giunta la Commissione sugli errori sanitari, presieduta da Leoluca Orlando, secondo Russo vengono proposti «dei dati inaccettabili. Quella operazione di divulgazione di dati senza specificarne la fonte è un’operazione scorretta che non va nella direzione di creare fiducia nel sistema, mentre strumentalizza politicamente un settore delicato qual e’ quello della sanità. Noi stiamo riorganizzando il sistema senza tagliare risorse, ma tagliando gli sprechi. Naturalmente questo rompe tante incrostazioni di potere provocando le reazioni che voi ben conoscete».
