Scuola -Enzo Drago-. Dopo la denuncia di Accorinti arriva il botta e risposta della politica

Scuola -Enzo Drago-. Dopo la denuncia di Accorinti arriva il botta e risposta della politica

Scuola -Enzo Drago-. Dopo la denuncia di Accorinti arriva il botta e risposta della politica

venerdì 27 Novembre 2009 - 11:45

Modica (PD, ex ass. Istruz.): «Dovevamo approvare il progetto, avremmo perso 3 milioni di euro e gli studenti sarebbero rimasti -per strada-». Magazzù (ass. Istruz.): «I lavori sono stati ricevuti con -riserva- dall'Amministrazione Comunale, ma restano da sistemare solo dettagli. Infondate le parole di Accorinti»

Si accende il caso “Enzo Drago”, con uno scambio di battute tra i diversi soggetti interessati. La prima a parlare l’ex assessore comunale alla pubblica istruzione Liliana Modica, nei giorni scorsi era stata destinataria di accuse da parte di Renato Accorinti relativamente alle condizioni della scuola Enzo Drago che, dopo le opere di ristrutturazione approvate dalla giunta Genovese (di cui la Modica era assessore), si ritrova adesso, ad opera conclusa ed assegnata in una condizione «che non può non indignare ogni cittadino e dinanzi alla quale non si può girare lo sguardo dall’altra parte», come dichiarato dallo stesso Accorinti (vedi articolo correlato).

La Modica respinge le accuse e motiva l’approvazione del progetto così: «In data 18/02/05 ricevemmo una lettera dell’Ausl 5 nella quale si intimava la chiusura del plesso per le pessime condizioni igieniche in cui versava per il “cattivissimo stato d’uso”. Ci siamo trovati di fronte ad una scelta, chiudere la scuola e lasciare i ragazzi “a spasso”, o ristrutturarla. L’amministrazione ha così colto il finanziamento disponibile di tre milioni di euro (un terzo della somma per la Drago, la restante cifra per la ristrutturazione della scuola San Francesco di Paola). Si chiede la commissione d’inchiesta? Che ben venga!».

La patata bollente passerebbe dunque all’amministrazione attuale, quella Buzzanca, “colpevole” secondo Accorinti di aver ricevuto i lavori, nel settembre scorso, senza averli controllati e di aver consegnato la struttura pubblica senza tutti i requisiti di regolarità previsti dalla legge.

A rispondere a queste affermazioni è l’assessore all’istruzione Salvatore Magazzù, che smentisce e contrattacca: «Non è vero che la scuola è inadatta ad ospitare i bambini, noi abbiamo i certificati che attestano l’agibilità e i lavori sono stati eseguiti secondo il progetto approvato. Le aule saranno piccole, ma è il dirigente scolastico a dover decidere la quantità di alunni per ogni ogni classe, calcolando la “capienza” a seconda dei metri quadrati dell’aula».

Ma Magazzù fa anche sapere che sul progetto vi sono anche delle riserve che il responsabile del procedimento ha fatto pervenire alla ditta costruttrice: «I bagni per esempio, è normale che non abbiano i passetti e le serrature, stiamo parlando di bambini piccoli che vengono accompagnati ai servizi igienici dalle insegnanti, non di quattordicenni che vanno in bagno da soli. E’ pur vero che mancheranno i separé, ma la riserva è stata istituita proprio per far fronte a queste mancanze».

Adesso sta alla ditta costruttrice, secondo Magazzù, provvedere alla sistemazione di questi dettagli, qualora non lo faccia l’amministrazione prenderà i dovuti provvedimenti.

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