Cama giustifica le assenze in Commissione in quanto contemporaneamente impegnato nella gara dei servizi sociali
Botta e risposta epistolare tra i componenti della Commissione consiliare sui servizi sociali – presieduta dal consigliere del Pdl Roberto Sparso – e il dirigente al ramo, Antonio Cama .
Lo scorso 19 Aprile, la decima commissione consiliare aveva inoltrato al Segretario generale del Comune, Santi Alligo, formale richiesta, sollecitando un provvedimento disciplinare nei confronti di Cama, colpevole – secondo Sparso e colleghi – di aver troppe volte, e spesso senza giustificazione, declinato l’invito a partecipare alle riunioni in cui si discuteva della vertenza relativa alla Cooperativa Futura e del Protocollo d’intesa con il “Centro Don Orione”.
“Avendo più volte sollecitato invano la presenza del Dirigente del Dipartimento Servizi sociali ed avendo riscontrato una indisponibilità a partecipare dello stesso – si legge testualmente nel documento – si invita la S.V. a porre in essere le opportune iniziative, anche a carattere sanzionatorio e/o disciplinare a tutela della stessa Commissione consiliare”.
Alla lettera dei consiglieri comunali che siedono nella X Commissione è seguita puntuale la riposta del dirigente Cama, il quale respinge le accuse e giustifica le sue assenze con la concomitanza di altri impegni istituzionali, per i quali la sua presenza era indispensabile .
“Si ritiene utile – scrive in una nota datata 22 Aprile – dover precisare che lo scrivente, data la delicatezza e la improcrastinabile necessità di dare seguito ai lavori delle commissioni di gara dei servizi sociali, delle quali lo stesso è presidente, non ha potuto partecipare contemporaneamente ai lavori della Commissione”.
Dopo aver sottolineato di non essere in possesso del dono dell’ubiquità, Cama puntualizza anche di “aver sempre aderito alle svariate convocazioni fornendo i chiarimenti e la documentazione di volta in volta richiesta e quando assente di aver provveduto a comunicare, in via preventiva, le motivazioni”.
In questa diatriba tra consiglieri e dirigente sarà adesso decisivo l’-arbitrato- del segretario Alligo, che dovrà decidere se accogliere gli indizi di colpevolezza illustrati dall’accusa e, quindi, “punire” Cama o accogliere la dichiarazione di innocenza dell’imputato e scagionarlo completamente.
