Servizi sociali: interventi immediati o si rischia la paralisi

Servizi sociali: interventi immediati o si rischia la paralisi

Redazione

Servizi sociali: interventi immediati o si rischia la paralisi

venerdì 17 Ottobre 2008 - 14:23

Il capogruppo del Pd Greco: «Si proroghi la convenzione con le cooperative e si convochi una conferenza dei servizi». Oceano (Cgil): «Serve una variazione di bilancio entro il 31 ottobre. Noi pronti alla mobilitazione»

I tempi sono strettissimi, o si agisce subito oppure si rischia la paralisi dell’ottanta per cento dei servizi sociali. La situazione è grave, lo fa notare oggi Marcello Greco, capogruppo del Pd, attraverso un’interrogazione al sindaco e agli assessori comunali, e lo sottolinea anche il segretario provinciale della Fp Cgil Lillo Oceano. Non ci sono molte strade, il 31 ottobre scadrà la convenzione stipulata dalle cooperative sociali con il Comune, se entro quella data non verrà effettuata una variazione di bilancio di almeno un milione di euro, oltre 300 lavoratori rimarranno a casa.

«Il sindaco, l’assessore ai Servizi sociali e l’assessore al Bilancio – scrive Greco – dispongano la proroga della convenzione, disponendo la ricerca di fondi necessari, impinguando anche, se del caso, altri capitali di spesa, e trovando le risorse che possano consentire il prolungamento dell’assistenza relativa ai servizi sociali». Greco chiede anche che il sindaco «provveda a convocare con la massima urgenza una conferenza dei servizi al fine di potere risolvere la problematica, evitando l’interruzione di un pubblico servizio che, certamente, è lesivo non solo dei soggetti interessati ma anche dei lavoratori delle varie cooperative che subirebbero il sicuro licenziamento».

Il problema, oltre che strettamente attuale, è anche di prospettiva. Nel 2009 verranno reinseriti in bilancio i 2,2 milioni di euro tagliati dal commissario Sinatra? Il -piano di rientro- annunciato dall’assessore Aliberti non fa ben sperare. «Questa amministrazione – afferma Oceano – non sembra propensa a reinserire quelle somme. E’ paradossale perché, già senza i tagli, Messina era l’ultima città d’Italia per servizi sociali, ed invece di aumentare le risorse, come era ed è necessario, vengono ridotte. Entro il 31 ottobre va fatta questa variazione di bilancio, ma anche ammesso che venga fatta, nel 2009 si riproporrà il problema per 120 posti di lavoro, oltre che l’emergenza sociale per anziani, disabili, bambini. A questo si aggiunge la confusione intorno alla soppressione dell’Istituzione, con l’amministrazione che, nonostante le nostre continue richieste, continua a non confrontarsi con i sindacati. E’ certo che se entro la prossima settimana non giungeranno risposte – conclude Oceano – la mobilitazione sarà inevitabile».

(nelle foto di Dino Sturiale: Greco e Oceano)

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