Sindaco decaduto, le reazioni da Palazzo Zanca

Sindaco decaduto, le reazioni da Palazzo Zanca

Redazione

Sindaco decaduto, le reazioni da Palazzo Zanca

mercoledì 03 Ottobre 2007 - 16:31

C’è fermento a Palazzo Zanca, dove le reazioni al fatto del giorno, la decadenza del sindaco Genovese, sono diverse e si accavallano. Nella stanza dell’ormai ex primo cittadino il clima non era certo idilliaco. Francantonio Genovese parlerà stamattina con la stampa in una conferenza, ma intanto si dice «sereno e al tempo stesso dispiaciuto».

«E’ una storia già vista a parti invertite». A dirlo è Francesco Rizzo di An, autodefinitosi «da oggi ex consigliere comunale», che ieri ha commentato a caldo i fatti. «Chiaramente l’analogia è nell’effetto, non nella causa. Mi domando, però, com’è possibile che accada tutto ciò? La democrazia è talmente sofisticata da consentire a un manipolo di “truffatori napoletani-, e mi assumo la responsabilità di ciò che dico, di far finta di presentarsi alla competizione elettorale di una città che forse hanno conosciuto solo in questi giorni sull’Espresso».

Dal punto di vista politico Rizzo sottolinea come «il fatto che la Giunta vada via in un momento così delicato crea loro un’attenuante che non c’è, ma chiaramente anche la Cdl non ha attenuanti, e bisognerà individuare per tempo strategie politiche condivise, un programma serio per la città, e naturalmente un candidato all’altezza». Da avvocato Rizzo dà anche una prima valutazione della sentenza, che di fatto dimostra come la decisione del magistrato Zingales di non consentire al Nuovo Psi di presentarsi alle amministrative del 2005 fosse «una valutazione non condivisibile, le cui conseguenze saranno pagate dalla città».

Evidentemente rammaricato Loris Foti, capogruppo della Margherita, il quale premette che «le sentenze non si giudicano», ma allo stesso tempo «mandare una città al commissariamento e farla tornare al voto solo perché una lista in cui 37 su 45 candidati erano campani non interessati alle questioni di una città che neanche conoscevano, è pazzesco». Foti ha sottolineato come «non è stata l’amministrazione ad essersi insediata in maniera illegittima».

Un ruolo importante, adesso, sarà assunto dalla direzione generale. Il city manager Emilio Fragale ha dichiarato: «Questa sentenza era nell’aria da giorni, ma nonostante tutto non pensavamo che il sindaco potesse decadere. Adesso si aspetta l’insediamento del commissario straordinario che avverrà presto, e i nostri ruoli non saranno più definiti. Si cercherà di stringere i tempi per le nuove elezioni, perché Messina ha bisogno di un governo stabile. Posso dire senza essere smentito che è una sconfitta per tutti».

Salvatore Ticonosco, consigliere di An, dichiara: «ho la coscienza pulita per aver agito sempre nell’interesse dei cittadini, e sono pronto a ricandidarmi».

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