Sinistra Arcobaleno. “Impedire il volantinaggio significa calpestare la democrazia-

“E’ ancora possibile svolgere una campagna elettorale nell’ambito di un regime democratico?-.

Se lo chiedono i militanti della Sinistra Arcobaleno, protagonisti ieri di un episodio che li ha condotti a rendere pubblico quanto accaduto.

Recatisi davanti al Centro Commerciale di Tremestieri per fare un normale volantinaggio, gli attivisti del partito sarebbero stati malamente scacciati dai vigilantes dell’esercizio.

“Ciò accade, scrivono i rappresentanti di Sinistra Arcobaleno, proprio negli stessi luoghi dove una volta c’erano le fabbriche, dove il sindacato era presente e si facevano le assemblee, la gente poteva discutere dei propri problemi. Oggi tutto questo non c’è più: al posto delle fabbriche ci sono i centri commerciali. E sui marciapiedi lì davanti non si può – in campagna elettorale- neanche dare un volantino, neanche parlare con le persone che vano al cinema o a fare la spesa. Gli agenti della sicurezza privata, debitamente imbeccati, dicono che anche i marciapiedi appartengono ai padroni dei centri commerciali e che –dunque lì si può fare solo ciò che vogliono loro.

Avanza anche a Messina, quindi, la privatizzazione di ogni spazio collettivo. Ma non sta ancora scritto da nessuna parte che i centri commerciali, come le fabbriche o gli uffici debbano godere di una sostanziale extraterritorialità. La Costituzione vige- per fortuna- anche in questi moderni templi del consumo. Non si capisce dunque con quale diritto degli agenti privati possano impedire a degli attivisti di partito di fare campagna elettorale sui marciapiedi antistanti i loro luoghi di lavoro.

Possono i centri commerciali privatizzare anche la democrazia?-.