Torniamo sulla Sp 25: a causa di una frana Mandanici rischia ancora l’isolamento. Per un muro che non ha retto spese 600mila euro, oggi ne servono 240mila per rimediare, ma la valutazione sarebbe “sbagliata”. Sulla Sp 135 interviene anche l’Amministrazione: lavori per oltre un milione, incompleti
Sono passate diverse settimane dal nostro articolo sulle condizioni della strada provinciale 25 (vedi correlato in basso). Allora una frana in località Cannizzaro impediva ai cittadini di Mandanici di potere accedere al paese che sorge ai piedi dei Peloritani. Una circostanza “politicamente” aggravata dalle responsabilità della Provincia Regionale, che sull’arteria era recentemente intervenuta con dei lavori da 600mila euro, finanziati attraverso il Piano Strade Provinciale. Lavori che secondo quanto riportato dalle segnalazioni di alcuni abitanti, sarebbero stati svolti in maniera forse un po’ “superficiale” nel tratto interessato dalla frana. Per allargare una curva in prossimità della quale si è verificato lo smottamento infatti, si era intervenuti sulla montagna non costituendo però una struttura tale da -frenare- eventuali cedimenti, così il muro di “contenimento” di circa 2 metri innalzato si è dimostrato troppo basso per fermare gli smottamenti.
Una beffa. Alla quale se ne aggiunge un’altra, stavolta da duecentoquarantamila euro. Questa è infatti la somma impegnata dal 4° Dipartimento 1° Ufficio Dirigenziale, guidato dall’ingegnere Giuseppe Celi, attraverso la quale rimediare al danno causato dalla errata esecuzione del muro di contenimento che si sta dimostrando insufficiente per bloccare il fronte franoso. Risorse su risorse, per un problema che sembra permanere in virtù di “rilevazioni errate”. Dell’argomento si è discusso ieri nel corso della III commissione consiliare provinciale, competente in materia di viabilità stradale. Dura la posizione assunta dal presidente Pippo Lombardo, che ha pesantemente sottolineato le responsabilità degli uffici tecnici della Provincia. «I lavori iniziati durante le festività natalizie sono fermi da diverse settimane a causa della mancata predisposizione del relativo progetto per realizzare la messa in sicurezza del versante stesso. Progetto che stranamente viene trasmesso con notevole ritardo al Genio civile di Messina (ai sensi dell’art. 32 L.R. 07/2003 – L. 64/74 art. 17 e 18), solo venerdì scorso, per poi essere ritirato ieri dal progettista e direttore dei lavori stessi Giovanni Lentini, senza che ancora sia stato ottenuto il relativo parere. Ciò poiché la somma necessaria intanto calcolata ammonterebbe a circa 600 mila euro, è quindi abbondantemente superiore alla disponibilità finanziaria della somma urgenza da 240mila euro».
Un errore di “valutazione” come detto dunque. Solo un caso “isolato”? «Ancora una volta la gestione dell’intervento in questione da parte della direzione dei Lavori si sta dimostrando inadeguata – sbotta ancora Lombardo -, visto che per un intervento analogo, ma sulla Sp 28 (vedi foto), per contenere un terreno a monte terrazzato e quasi pianeggiante è stato realizzato un muro di oltre quattro metri. Eccesso di zelo? Sicuramente sulla Sp 25, dove è stato causato un danno da oltre cinquecentomila euro, c’è stato un eccesso di superficialità. E’ inaccettabile sprecare risorse pubbliche come in questo caso, visto che per allargare una curva si spendano trentamila euro e si fa un danno per cinquecentomila. Su questa vicenda, se responsabilità ci sono sia della direzione dei Lavori che del responsabile del procedimento, vanno accertate per evitare che alla fine a pagare sia sempre pantalone».
Intanto, restando in tema di emergenza sulle strade provinciali, a seguito della denunzia presentata dal consigliere provinciale Roberto Cerreti e dall’assessore comunale di Gioiosa Marea Giuseppe Calabrese (vedi correlato in basso), inerente l’anomala e disastrosa situazione della Sp 135 Gioiosa Marea – Patti, con lavori di messa in sicurezza non completi e non eseguiti a regola d’arte, è intervenuta l’Amministrazione provinciale attraverso il dirigente responsabile del settore, l’ingegnere Sidoti Pinto e l’Assessore ai Lavori pubblici Lino Monea. Il tecnico ha immediatamente provveduto ad effettuare un sopralluogo sull’arteria, appurando quanto evidenziato dai due autonomisti: il mancato completamento della raccolta delle acque, l’assenza delle protezioni laterali sull’intero percorso provinciale e l’incredibile condizione dell’asfalto, logoro e compromesso, a soli pochi mesi dalla conclusione dei lavori di messa in sicurezza eseguiti ditta aggiudicatrice dell’appalto da un milione e duecento mila euro.
Pertanto Sidoti Pinto avrebbe dato garanzie circa la regolarizzazione dei lavori, che dovrà essere portata a termine dalla ditta aggiudicatrice. Inoltre è stato preso impegno da parte dell’Assessore ai lavori pubblici, nell’attingere dal fondo di un milione e quattrocento mila euro previsto per la manutenzione della viabilità provinciale, per completare definitivamente i lavori della Sp 135 anche nel tratto Galbato-Gioiosa Marea. «Nell’esprimere soddisfazione per l’atteggiamento responsabile, serio e concreto dei rappresentanti della Provincia regionale di Messina – commentano Cerreti e Calabrese -, vigileremo affinché quanto premesso e promesso giunga realmente a compimento».
