Sorbello assicura: «Nessuna emergenza rifiuti in Sicilia». Illustrata a Palazzo Zanca la riforma degli Ato

Sorbello assicura: «Nessuna emergenza rifiuti in Sicilia». Illustrata a Palazzo Zanca la riforma degli Ato

Redazione

Sorbello assicura: «Nessuna emergenza rifiuti in Sicilia». Illustrata a Palazzo Zanca la riforma degli Ato

venerdì 03 Ottobre 2008 - 14:15

L'assessore regionale all'Ambiente ricevuto stamani dal sindaco Buzzanca. Giornata di approfondimento tecnico-scientifico nel Salone delle Bandiere organizzato, tra gli altri, da Messinambiente

«In Sicilia non c’é nessuna emergenza rifiuti sul modello della Campania, ma una normale programmazione che tende ad evitarla per il futuro». La rassicurazione arriva direttamente dall’assessore regionale all’Ambiente Giuseppe Sorbello, ricevuto stamani a Palazzo Zanca dal sindaco Giuseppe Buzzanca. L’incontro si è svolto a margine di una giornata di approfondimento tecnico-scientifico dal tema -La gestione dei rifiuti alla luce della nuova normativa nazionale e regionale-, tenutasi nel salone delle Banidiere e organizzata da Messinambiente, Atia (Associazione tecnici italiani dell’ambiente), Federambiente, Fise Assoambiente con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Messina.

«Oggi – ha dichiarato Sorbello – la situazione è sotto controllo perché ci ritroviamo con una capacità di utilizzo, delle 38 discariche pubbliche, per altri 2 anni. Ma non per questo ci siamo adagiati: stiamo programmando interventi come la riduzione del numero degli Ato e la realizzazione di 4 termovalorizzatori. La riduzione degli Ato ha un duplice scopo: affidarne la gestione ai sindaci, che sono le “sentinelle- del territorio, e abbattere carrozzoni che avevano solo costi elefantiaci e insostenibili. Messina in questo quadro è certamente attenzionata ed i sub Ato saranno valutati per quelle realtà “virtuose- dal punto di vista economico».

Si è parlato anche di termovalorizzatori, durante l’incontro tra il sindaco e l’assessore: verrà avviato il bando della gara di affidamento per la loro realizzazione e gestione. «Dovranno essere – ha sottolineato – di tecnologia moderna. Il bando di affidamento prevederà una raccolta differenziata a monte nelle cosiddette aree di trasferenza e un secondo passaggio che separerà i rifiuti umidi da quelli secchi e solo quest’ultimi saranno conferiti alla termovalorizzazione».

Sarà necessaria un’azione amministrativa forte nel senso dell’incentivazione della raccolta differenziata, punto sul quale sia Buzzanca che l’assessore alla Protezione civile Fortunato Romano hanno a loro volta preso impegni nei confronti di Sorbello. L’obiettivo è di arrivare dal 6 per cento attuale al 40 per cento: «Per questo – ha affermato Buzzanca – attiveremo progetti finalizzati alla sensibilizzazione dei cittadini ma anche iniziative attraverso l’attenzione che dedicheremo in particolare alla grande distribuzione, al settore della ristorazione e della ricettività alberghiera». Il tutto passerà dall’ammodernamento dell’inceneritore di Pace e dall’adeguamento dello stesso alle mutate esigenze economiche ed ambientali di raccolta e riciclaggio dei rifiuti.

Tornando al convegno del salone delle Bandiere, è stata illustrata, in particolare, la nuova mappatura degli Ato in Sicilia, questione di rilievo anche istituzionale, visto che dell’argomento si discuterà nella prossima seduta del consiglio comunale, quando ancora una volta si dovrà votare l’approvazione dello statuto del nuovo consorzio Ato06. Il decreto presidenziale dello scorso 20 maggio, infatti, riduce gli Ato dai 27 attuali a 10, le quali saranno costituite ognuna da un consorzio di dimensioni provinciali. Ciascun consorzio avrà un consiglio d’amministrazione i cui membri saranno eletti tra i sindaci dei comuni del consorzio e sarà presieduto dal sindaco del comune a maggior numero di abitanti (nel caso dell’Ato06 da Buzzanca). Gli Ato non potranno svolgere attività di gestione dei servizi, che verrà affidata con regolare gara ad evidenza pubblica. La riforma, è stato spiegato oggi, mira ad una gestione integrata dell’intero ciclo dei rifiuti, basata su principi di trasparenza, ottimizzazione ed economicità, processo che non può non passare da una industrializzazione dello stesso intero ciclo. Il che significa impianti di selezione, compostaggio, incenerimento con recupero energetico e discariche. Per quanto riguarda il caso Messina, l’attenzione si è posta sulla mancanza proprio delle infrastrutture impiantistiche (isole ecologiche, impianti di selezione e trattamento) e soprattutto, da più di otto anni, di una discarica all’interno del territorio comunale.

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