Ecco la squadra di Genovese: «Non ci sono promossi e bocciati»

Ecco la squadra di Genovese: «Non ci sono promossi e bocciati»

Redazione

Ecco la squadra di Genovese: «Non ci sono promossi e bocciati»

martedì 27 Maggio 2008 - 11:05

Presentati gli assessori designati: cinque uscenti, Alonci, Bottari, Modica, Squadrito e Molonia, e quattro “tecnici-, Bonera, Bosurgi, Fedele e Puliafito (oggi assente)

L’avevamo definita una formazione “mista- quella che Francantonio Genovese ha allestito come prima bozza di quella che, se verrà eletto, sarà la sua giunta. Quattro politici “puri-, quattro tecnici o comunque provenienti dalla cosiddetta società civile, e un assessore adesso più politico di due anni fa ma comunque nato come tecnico, Arturo Alonci. «Non ci sono promossi o bocciati» ci tiene a sottolineare Genovese, magari pensando a chi non è stato riconfermato. Sarà, ma l’impressione è che comunque sia stato premiato chi qualcosina in più degli altri l’ha fatta.

L’intervento di Genovese assume da subito i toni decisi di una serrata requisitoria contro il centrodestra, segno che la campagna elettorale è entrata finalmente nel vivo: «Le prime scelte dei governi regionale e nazionale – ha affermato il segretario regionale del Pd – vanno nella direzione opposta alla città. L’ennesimo annuncio del Ponte ha creato l’esigenza di trovare forti risorse finanziarie, che vengono tolte alla città di Messina. Rischiamo di perdere oltre 240 milioni di euro, frutto di un accordo fra Stato e Regione, per l’abolizione dell’Ici, che così viene fatta pagare solo a siciliani, calabresi e soprattutto ai messinesi. Ho fatto un’interrogazione parlamentare in chiedo spiegazioni e notizie, ma è il segno di un’assenza di considerazione ma anche di reazione da parte del centrodestra, e anche del mio avversario. Stesso discorso si può fare per la formazione del governo regionale, dove non c’è nessun messinese. Si dice che si farà un rimpasto, nel quale i messinesi potrebbero rientrare in un secondo momento, ma non è più tempo di queste fandonie e barzellette. Il nostro convincimento, Prima di tutto Messina, non potranno dirlo né Berlusconi né Lombardo, loro al massimo potranno fare prima di tutto il Ponte».

«Non ci sono promossi e bocciati. – ribadisce Genovese – L’obiettivo è riparare i guasti della macchina amministrativa, un’opera che avevamo iniziato nella nostra prima esperienza. E’ chiaro che non si può vedere la riproposizione di uomini e metodi che evidentemente non hanno funzionato. Non giochiamo sulla pelle dei messinesi per comporre equilibri politici. Ripartiremo con un processo di interlocuzione continuo con la città».

La parola dunque passa agli assessori designati, cinque dei quali facevano parte anche della prima giunta Genovese. E la parola d’ordine tra gli “ex- riconfermati è: continuità, nel segno di un filo del discorso bruscamente interrotto e adesso da riprendere. Tornare a Palazzo Zanca, dunque, per completare l’opera. Dal punto di vista della viabilità per Alonci, da quello del risanamento per Angela Bottari, da quello dell’edilizia scolastica per Liliana Modica e della sanità e dell’ambiente (con riferimento in particolare ai rifiuti) per Francesco Squadrito, mentre non entra nel dettaglio Pippo Molonia, che negli ultimi mesi del governo Genovese ha sostituito Mario Centorrino al Bilancio ma non è detto che sia quello il suo posto in Giunta.

«Sono uno che ama poco parlare e molto lavorare» dice subito Harald Bonura, un curriculum da amministrativista lungo due pagine, non certo alle prime armi in politica essendo già stato braccio destro dell’ex ministro catanesi Enzo Bianco e consigliere per gli Affari generali e Istituzionali del Ministero dell’Interno. «Mi occuperò di servizi pubblici e imprese pubbliche – dichiara – ma non dovremo inventarci nulla di nuovo».

Chi non ha mai avuto esperienze in politica è Silvia Bosurgi, “collezionista- di medaglie nella pallanuoto. «Ho colto il guanto di sfida – ha detto – perché a me le sfide piacciono. Trasferirò in questa esperienza la passione che ho sempre messo nello sport, a tutela soprattutto degli sport minori».

Santi Fedele ha già collaborato esternamente con la giunta Genovese nelle definizione programmatica dell’evento “Messina 2008-, ed ha un passato lungo quasi vent’anni nel Partito Socialista. Docente di Storia contemporanea, afferma che «Messina è una città che ha in sé tutte le risorse per poter risorgere».

Assente per impegni personali Antonio Puliafito, che completa la squadra anche lui con un curriculum da spavento (quattro fogli A4 fitti fitti). Ingegnere elettrotecnico, Puliafito è l’unico non messinese (è nato a Catania) della giunta presentata oggi.

(foto Dino Sturiale)

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