Gli studenti del Bisazza protestano alla Provincia per le sette aule promesse dall'amministrazione. L'assessore Di Bartolo: “Disponibili da venerdì-

Gli studenti del Bisazza protestano alla Provincia per le sette aule promesse dall’amministrazione. L’assessore Di Bartolo: “Disponibili da venerdì-

Redazione

Gli studenti del Bisazza protestano alla Provincia per le sette aule promesse dall’amministrazione. L’assessore Di Bartolo: “Disponibili da venerdì-

lunedì 20 Ottobre 2008 - 10:37

Resta comunque aperta l'emergenza legata alle carenze di aule nel territorio messinese. Ma le responsabilità non sono solo politiche

Mattinata di protesta per gli studenti dell’Istituto Bisazza, che hanno mostrato il proprio disappunto davanti alla sede centrale della Provincia Regionale di Messina per il ritardo nel reperimento delle sette aule promesse dall’amministrazione. Una rappresentanza degli studenti e dei genitori, questi ultimi riuniti in un comitato spontaneo, ha poi incontrato l’assessore competente Di Bartolo, l’assessore Bisignano e l’ing.Carnitello.

La vicenda della carenza di spazi per le lezioni è lunga circa cinque anni. Quest’anno le complicanze sono divenute maggiori visto che il numero di iscritti è nettamente superiore rispetto alla capacità di accoglienza dei plessi. Ciò nonostante le diverse indicazioni provenienti dal Provveditorato. Lo scorso ventidue settembre l’assessore Di Bartolo aveva incontrato una delegazione di studenti, rassicurandoli che entro tre settimane una soluzione sarebbe stata trovata. Passa qualche giorno e il due ottobre viene concordato il reperimento delle aule dalla Casa Famiglia Regina Elena, l’Ipab. Si stipula il contratto, ma l’esigenza strutturale passa da cinque aule a sette e con questa modifica si allungano i tempi. Necessaria diventa infatti oltre alla manutenzione ordinaria, alla rimozione degli arredi precedentemente utilizzati, alla sistemazione dei bagni, anche la divisione di due classi in modo da far diventare sette le cinque già stabilite.

“Si tratta di un protesta legittima – ha affermato Di Bartolo – ma per quando mi riguarda frettolosa e intempestiva. E’ vero infatti che si è verificato qualche ritardo nella tabella di marcia, ma è vero anche che nessuno ci ha chiesto a che punto erano i lavori, che effettivamente sono a buon punto-. In tal senso l’ing. Carnitello ha rivelato che entro venerdì le aule saranno pronte ad accogliere interrogazioni e compiti in classe. Resta però una vicenda che poteva essere gestita assolutamente in maniera migliore, sia a livello di tempi che dal punto di vista tecnico, ma le colpe devono essere ripartite alle amministrazioni che si sono susseguite. Palese poi la mancanza di dialogo con il dirigente scolastico, e ciò è emerso anche dalle tesi contrastanti arrivate da studenti e dalle notizie in possesso dal rappresentante della giunta provinciale. Intanto i disagi continuano e non sono solo di carattere didattico.

Difficile anche capire la scelta di attuare la settimana corta mentre persistono problemi di questo tipo e mentre i ragazzi da diversi settimane continuano a boicottare i turni pomeridiani. Adesso comunque sembra che una risposta sia stata data e già dalla fine di questa settimana sarà possibile usufruire dei nuovi spazi. Ma l’emergenza scuole a Messina e provincia non è di certo cessata, e a testimoniarlo anche l’art.23 esposto in consiglio stamattina dal consigliere di Rifondazione Francesco Andaloro, che ha chiesto chiarezza sul settore riservandosi anche di procedere alla presentazione di un’interrogazione e forse anche ad un ordine del giorno.

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007