Svolta nell'Ato idrico: Ricevuto ci crede e lancia il consorzio dei comuni

Svolta nell’Ato idrico: Ricevuto ci crede e lancia il consorzio dei comuni

Redazione

Svolta nell’Ato idrico: Ricevuto ci crede e lancia il consorzio dei comuni

martedì 28 Ottobre 2008 - 12:51

Il presidente della provincia convoca i sindaci del territorio messinese, ma i tempi sono brevi per scongiurare l'ipotesi commissariamento

Parola d’ordine: si deve fare in fretta. Intanto Nanni Ricevuto sta facendo il suo, almeno ci sta provando. Il presidente della Provincia ha convocato tutti i sindaci del territorio messinese per una conferenza d’ambito sull’Ato 3 idrico, con l’intento di determinare un cambiamento netto rispetto alle gestione del servizio, evidentemente fallimentare fino ad oggi dal punto di vista finanziario e del servizio erogato.

Ad aprire il confronto è proprio Ricevuto: “Stiamo tentando di cambiare il trend in tanti settori, tra cui questo. La situazione è sotto gli occhi di tutti, i risultati fin qui raggiunti non sono di grande valenza, non si è proceduto all’individuazione del gestore, il piano d’ambito non si è rivelato adeguato e l’assemblea dei sindaci non è stata messa nelle condizioni di incidere e per anni le sedute sono andata. Oggi siamo qui per lavorare in direzione di un grande obiettivo, un servizio idrico integrato che pur con pregi e difetti, possa permetterci di abbandonare il posto di fanalino di coda della regione siciliana. E’ necessario cambiare passo ma farlo tutti insieme, perché solo insieme potremo recuperare il tempo perduto. Bisogna però fare presto, dietro l’angolo c’è il commissariamento con l’espropriazione gestionale di un settore troppo importante-.

Due fondamentali punti da cui partire: l’unione consortile e la relazione di un nuovo piano d’ambito. Sul primo punto il presidente è stato chiaro: “Chiudiamo con la forma della cooperazione, passando all’unione consortile. In questo senso sarà importante accentuare il diverso ruolo dei centri a secondo della popolazione e della conformazione territoriale, pur tutelando i paesi più piccoli affinché non si vengano a creare egemonie. Io non ho una formula già pronta, ma per mia impostazione, anche se ce l’avessi avuta, avrei preferito prima un confronto con i sindaci, che sono i rappresentanti eletti dal popolo e loro soltanto sono legittimati ad esprimere posizioni-. Da questo punto di vista parecchie perplessità sono state espresse dai sindaci dei centri più piccoli, come quelli di Castell’Umberto, Frazzanò, Malvagna o Alcara Li Fusi. Ma Ricevuto ha ribadito che sarà mantenuto un equilibrio per attenzionare le condizioni di tutti.

Sulla relazione di un nuovo piano d’ambito invece Ricevuto ha spiegato: “Dobbiamo studiare un modello che tenga conto delle necessità del territorio e delle condizioni del sistema. Dopo avremo anche la possibilità di trovare un nuovo gestore-. Il presidente della provincia ha rivelato che intende lavorare in tre direzioni: Efficienza della macchina, economicità degli interventi, efficacia delle iniziative assunte, anche per razionalizzare le risorse, scarse, in mano alla provincia. “Senza alcuna minaccia però – ha commentato – dico che se non si cambierà marcia l’Ente potrebbe essere costretto a ‘chiudere il rubinetto’. Come amministrazione fino a questo momento abbiamo speso non so quanti milioni di euro, stiamo ancora facendo bene i conti, ma è certo che abbiamo anticipato in larghissima parte le spese di funzionamento, costi che non possiamo più sostenere. Anche per questo spero che la provincia non rimanga l’unico erogatore di risorse-.

Dopo gli interventi dei vari rappresentanti locali, quindi al confronto tra tutti i centri, si è passato all’esame degli ordini del giorno. L’assemblea dei sindaci ha preso atto e approvato la proposta del presidente Ricevuto, fissando un prossimo tavolo tecnico per il 6 novembre a palazzo dei Leoni per l’elaborazione di una proposta definita che possa essere redatta nel giro di pochi giorni. In quella sede presenzieranno, come deciso su proposta del sindaco di Roccalumera Gianni Miasi, sino a 4 rappresentanti per ognuno degli otto compresori: Milazzo-Torregrotta, Barcelllona, Patti, Capo D’Orlando, Mistretta – Sant’agata, Roccalumera, Giardini Naxos, Messina.

E sempre su proposta di Miasi il secondo punto all’ordine del giorno è stato rinviato alla prossima seduta dell’assemblea dei sindaci, che si terrà il prossimo 13 novembre alle 10:30. Stessa cosa vale per il terzo punto.

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