Tagli scolastici, se ne è discusso in V commissione Ars. Il Cip (Comitato insegnati precari) chiede la revoca della 133/08

Tagli scolastici, se ne è discusso in V commissione Ars. Il Cip (Comitato insegnati precari) chiede la revoca della 133/08

Tagli scolastici, se ne è discusso in V commissione Ars. Il Cip (Comitato insegnati precari) chiede la revoca della 133/08

sabato 18 Settembre 2010 - 08:33

Le maggiori difficoltà nelle scuola secondarie e per gli alunni diversamente abili

Una riunione propedeutica alla ricerca di possibili soluzioni sul fronte dei tagli al precariato della scuola. Viene definita in questi termini, dal Comitato insegnanti precari di Messin (Cip), la seduta della V commissione dell’Ars avente come ordine del giorno la “ riduzione di personale, docente ed amministrativo previsto nella scuola per l’anno scolastico 2010/2011 ed ai conseguenti effetti sul sostegno scolastico”. La presidente del Comitato Sandra Crisfulli, ha ancora una volta messo in risalto la drammatica situazione in cui si ritrovano i precari licenziati dopo anni di lavoro nella scuola: “Le ricadute dell’applicazione del Decreto Legge 133/08 – spiega – sono sotto gli occhi di tutti: classi sovraffollate; inosservanza delle norme sulla sicurezza; diminuzione delle ore curriculari; disattenzione verso la disabilità; continuità didattica inesistente; licenziamenti di massa”.

Gli accorpamenti delle classi hanno determinato una crescita esponenziale degli alunni ospitati nei luoghi pedagogici con inevitabile inosservanza delle norme sulla sicurezza. Vi è stato un decremento di ore curriculari sia nella scuola primaria che nella scuola superiore di secondo grado. Mentre nel Nord del Paese si continua ad ottemperare alle 40 ore settimanali nella nostra realtà vengono espletate solo 27 ore. Il Sicilia l’unica condizione per poter istituire classi a tempo pieno è che siano “ a costo zero” utilizzando docenti soprannumerari. Altrettanto preoccupante la situazione della scuola secondaria di secondo grado, dove la riforma sta determinando i principali effetti, così come difficile risulta essere la condizione degli alunni diversamente abili, anch’essi travolti dalle conseguenze determinate dai tagli.

Tante le tematiche affrontate, di cui gli esponenti del governo regionale sono stati invitati a farsi portatori presso il governo nazionale: l’obiettivo infatti rimane unico immutato, ottenere la revoca della Legge 133/08.

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