Il territorio va salvaguardato, il Comune adotti una nuova variante al Prg

Il territorio va salvaguardato, il Comune adotti una nuova variante al Prg

Redazione

Il territorio va salvaguardato, il Comune adotti una nuova variante al Prg

sabato 07 Febbraio 2009 - 09:25

La proposta di delibera è del consigliere Udc (con D'Alia) Guerrera, che ricorda le contraddizioni di un piano che non è più attuale

Il Comune predisponga una nuova variante generale al Piano regolatore per salvaguardare il territorio e adeguae la pianificazione territoriale alla nuova legislazione ambientale. Ad avanzare l’ipotesi è Domenico Guerrera, consigliere del gruppo D’Alia dell’Udc nonché presidente della commissione Urbanistica di Palazzo Zanca. Lo fa attraverso una proposta di delibera di indirizzo che segue di appena qualche settimana l’intervento in IX commissione dell’assessore alla Protezione civile Fortunato Romano, il quale aveva informato i consiglieri dell’intenzione, condivisa con l’assessore all’Urbanistica Pippo Corvaja, di redigere un nuovo piano regolatore.

La necessità di una nuova variante generale Guerrera la individua innanzitutto nel fatto che la progettazione di quella attuale (adottata dal consiglio comunale nel ’98 e approvata dalla Regione nel 2002) risale a più di dieci anni fa, cioè al biennio 1995-96, quando fu stimato un andamento demografico eccessivo rispetto a quello poi effettivamente verificatosi (si prevedeva una popolazione tra le 268mila e le 277mila unità, mentre siamo fermi a 250mila). A questo va aggiunto, secondo Guerrera, che «il mercato immobiliare attraversa una fase di stagnazione e recessione, dovuta anche alla eccessiva offerta di abitazioni» e che «si sono verificati, nel corso degli ultimi anni, diversi fenomeni di dissesto idrogeologico dovuti sia alle variate condizioni climatiche che ai diffusi fenomeni antropici sul territorio comunale».

Sono tutte considerazioni oggettive e intrise di buon senso, che si avvalgono, peraltro, di diverse normative ambientali che negli ultimi anni hanno ulteriormente modificato lo scenario. Non si può non tener conto, ad esempi, dell’elenco dei soprassuoli percorsi dal fuoco approvato dal Comune di Messina e soprattutto delle tre aree della cosiddetta rete -Natura 2000-, ovvero la famosa ZPS (Monti Peloritani) e i due siti di importanza comunitaria (Laghetti di Ganzirri e Monti Peloritani). «Sulla base della legislazione – sottolinea Guerrera – la redazione di nuovi strumenti urbanistici è soggetta alla procedura V.A.S., valutazione ambientale strategica». Da qui la necessità, espressa tramite la proposta di delibera, di una nuova variante che tenga conto della nuova legislazione ambientale e soprattutto, aggiungiamo noi, delle mutate condizioni che rendono certamente non più attuale il piano oggi in vigore.

(foto Dino Sturiale)

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