Il Tirone e il progetto della Stu: dite la vostra su Tempostretto.it

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lunedì 09 Novembre 2009 - 10:03

Il nuovo sondaggio parte da un quesito di base: sacco edilizio o rigenerazione urbana? La società ha già risposto, adesso tocca ai lettori. In photogallery riproponiamo alcune immagini del progetto

Gli amministratori della Stu “minimizzano”: «Il nostro non è il più grande progetto mai pensato in questa città». Ma i fatti dicono il contrario: Ponte escluso, quanto si sta immaginando per la riqualificazione del Tirone (e dintorni) è obbiettivamente il progetto più ambizioso visto a Messina da anni. E come tale, attira su di sé critiche, applausi e comunque attenzione. E’ stato stroncato dai consiglieri della IV circoscrizione e da un pool di architetti e ingegneri delle università di Messina e Reggio Calabria, ma il presidente della Stu, Giuseppe Picarella, il vice, Franco Cavallaro, e l’amministratore delegato, Carlo Borella, continuano a difendere a spada tratta la loro idea. Lo hanno fatto davanti ai giornalisti, sabato scorso, proiettando una presentazione che parte da una domanda: sacco edilizio o rigenerazione urbana? La risposta che loro stessi hanno dato si può facilmente immaginare, ma adesso è giusto che siano i lettori a dire la loro, rispondendo alla stessa domanda, oggetto del nuovo sondaggio di Tempostretto.it.

Facciamo un piccolo punto sul progetto. Esso coinvolge un’area di quindici ettari, con interventi previsti su oltre 600 mila metri quadri. Della Stu, il cui studio di fattibilità è stato approvato nel 2006 in piena era Sbordone, fanno parte al 30 per cento il Comune e al 70 per cento ditte private: la -Studio FC & RR associati-, la -Demoter srl-, la Garboli-Conics Spa-, la -Ingegner Arcovito di Paolo Costruzioni-, la -Ciaquattropareti-, la -Trio- e la -Ingegneria e Finanza srl”. Il costo del progetto è stato stimato in quasi 106 milioni di euro. Ad oggi i fondi pubblici a disposizione sono i 6,5 milioni di euro del contratto di quartiere e i 3,5 della legge Tognoli, il resto arriverà da investimenti privati.

Ecco il dettaglio degli interventi: un polo scolastico composto da due edifici, uno per scuola materna, elementare e media, l’altro da adibire a palestra; la pedonalizzazione di Piazza del Popolo, comprese alcune vie limitrofe; la riapertura al traffico della galleria S. Marta; il recupero dei borghi storici del Tirone e della Scalinata S. Barbara, con ricostruzione fedele degli edifici crollati e la realizzazione di spazi a verde; il restauro dello storico “Palazzo degli Elefanti”, con la realizzazione di ristoranti, bar, pizzerie, ecc.; il grattacielo di quindici piani di via Cadorna, forse l’opera più controversa, destinato a uffici; il centro commerciale di via Pascoli, di cinque piani con un ampio parcheggio; due complessi edilizi, uno di otto piani in via S. Maria del Selciato e uno di 6 piani sul viale Italia, e un edificio destinato a edilizia residenziale pubblica.

Alcuni lettori hanno dato già la propria opinione commentando le notizie date sul progetto. E mentre c’è chi parla apertamente di speculazione edilizia, altri, più moderati, si limitano ad affermare che il Tirone andrebbe sì recuperato e rivalutato, ma non “snaturato” e “modificato”. Altri ancora, invece, puntano il dito contro chi, in questa città, si oppone costantemente alla “politica del fare”. Dove sta la verità? Quella assoluta non pretendiamo di saperla, ma attraverso il sondaggio intendiamo scoprire quella dei lettori di Tempostretto.it. (IN PHOTOGALLERY RIPROPONIAMO ALCUNE IMMAGINI E PROSPETTI DEL PROGETTO)

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