La Uil attacca: l'operato di Sinatra provoca disorientamento e sfiducia tra i lavoratori del Comune

La Uil attacca: l’operato di Sinatra provoca disorientamento e sfiducia tra i lavoratori del Comune

Redazione

La Uil attacca: l’operato di Sinatra provoca disorientamento e sfiducia tra i lavoratori del Comune

venerdì 04 Aprile 2008 - 10:18

Calapai e Di Stefano: «Totale mancanza di confronto, un fitto silenzio è calato sui concorsi interni. La riduzione a 18 ore vìola l'istituto della concertazione»

Costantemente nel mirino. Stavolta è la Uil a lanciare un duro affondo nei confronti di Gaspare Sinatra, reo di aver creato, con il suo operato, «disorientamento, sfiducia, illusione, discriminazione» nei lavoratori di Palazzo Zanca. «Un operato – affermano Giuseppe Calapai ed Emilio Di Stefano, segretari generale e aziendale della Uil Fpl di Messina – a distanza di sei mesi dal suo insediamento evitare ogni forma di confronto con le organizzazioni sindacali e le Rsu, nonostante le reiterate e formali richieste di incontro al fine di affrontare delicate questioni come quelle dei concorsi interni, del precariato, e del passaggio dei contrattisti di categoria C nella Polizia Municipale».

La Uil denuncia una totale mancanza di confronto, che «ha gettato nel più profondo sconforto i lavoratori di palazzo Zanca, sempre più esasperati grazie alle voci di dissesto finanziario e al fitto silenzio calato sui concorsi interni e il ritorno a 18 ore di circa 150 lavoratori precari già a partire dal mese di marzo. Un provvedimento quest’ultimo adottato violando l’istituto della concertazione e a dispetto della formale richiesta indirizzata al commissario dalle organizzazioni sindacali». Un fatto che Calapai e Di Stefano definiscono «gravissimo che si lega alla mancata attivazione delle linee guida per la stabilizzazione dei precari che dovrebbe essere definita entro il 30 aprile e alla mancata approvazione del provvedimento di erogazione del salario accessorio per l’anno 2007 al personale precario. Un provvedimento – concludono Caslapai e Di Stefano – i cui criteri sono stati definitivamente contrattati e il cui ritardo potrebbe pregiudicare la liquidazione con lo stipendio di aprile».

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