Ultime battute per la Commissione Ponte: ecco proposte ed emendamenti

Ultime battute per la Commissione Ponte: ecco proposte ed emendamenti

Ultime battute per la Commissione Ponte: ecco proposte ed emendamenti

mercoledì 09 Dicembre 2009 - 15:47

Pronta la relazione finale del presidente Barbalace. Otto gli emendamenti, tra gli interventi l’innovazione maggiore riguarda la nuova stazione centrale: la Commissione propone di realizzarla a Contesse e non a Gazzi o in via S. Cecilia

Il compito della Commissione Ponte sta per concludersi. Il presidente Nicola Barbalace ha già pronta una bozza di relazione sui lavori, che potrebbero chiudersi la settimana prossima con la votazione della delibera sulle Opere compensative, vero fulcro delle varie sedute della Commissione (che in queste settimane ha svolto diverse audizioni, compresa quella del presidente della società Stretto di Messina Pietro Ciucci). Sette gli emendamenti proposti dai componenti della Commissione. A parte quelli prettamente “tecnico-burocratici”, particolarmente interessanti sono il numero 5 ed il numero 7. Nel primo caso si chiede di aggiungere, a proposito della Metropolitana dello Stretto, di «realizzare una fermata in località Viale Europa, all’interno dell’area attualmente occupata dall’ Esercito Italiano per conto del Ministero della Difesa, al fine di raggiungere, mediante servizi di bus integrati, le aree del centro cittadino e la tranvia. Realizzare altresì, all’interno della suddetta area, un parcheggio che possa consentire l’intermodalità con il sistema metropolitano». Con l’emendamento n.7, invece, tra le opere stradali connesse si chiede di inserire uno svincolo autostradale in località Santo Stefano, uno in località Giampilieri, lo spostamento della barriera di pedaggio autostradale dall’attuale sito di Tremestieri, in un nuovo sito a Giampilieri, con contestuale allungamento del sistema di Tangenziale Messina fino alla nuova barriera di Giampilieri, la ristrutturazione dello svincolo denominato Villafranca Tirrena e contestuale soppressione del pedaggio per lo svincolo denominato Villafranca Tirrena. Tutte opere con soggetto attuatore l’Anas e il Cas.

«La chiave di lettura che accomuna tutte le riflessioni e le proposte della Commissione – afferma Barbalace – è quella che mette sempre al centro gli interessi della città e della comunità messinese. Il Ponte sullo Stretto, e la sua realizzazione, rappresentano senza dubbio una grande possibilità per Messina a patto che ciò divenga reale occasione di sviluppo per la città. In questa ottica, quindi, le decisioni da adottare sulle opere connesse alla costruzione del Ponte sullo Stretto divengono determinanti in qualunque scenario possibile». Compito primario della Commissione, come detto, era discutere delle cosiddette opere compensative. «Decidere della realizzazione degli interventi compensativi e connessi all’opera Ponte – aggiunge Barbalace – significa ragionare sui pesi ed i ruoli di tutto il territorio comunale. Si tratta di dare alla città una vocazione e gli strumenti per trarre vantaggi già durante la cantierizzazione del manufatto dell’opera Ponte. Par fare ciò sarà necessario preparare la città a questo appuntamento trasformandola non solo attraverso la fornitura di nuove infrastrutture ma garantendole una nuova prospettiva di sviluppo concreta. Ripensare il waterfront urbano, sul quale insisteranno le trasformazioni più importanti, significa ripensare interamente la città».

Il nodo principale riguarda la nuova stazione ferroviaria: il progetto approvato dal Cipe prevede un collegamento attraverso gallerie ferroviarie (oltre 15 km) tra il Ponte e la nuova stazione, ubicata in centro cittadino, sotto la via Santa Cecilia. La documentazione redatta dall’Amministrazione, invece, prevede la nuova stazione a Gazzi, con l’interramento dei binari nel tratto stazione marittima – Gazzi e Gazzi – Tremestieri. «La nuova stazione – spiega Barbalace – viene collegata al Ponte attraverso una galleria ferroviaria che dall’originale tracciato del progetto preliminare della Stretto di Messina, approvato dal Cipe, si diparte a monte verso la zona Sud fino ad arrivare quasi a Contesse con un “anello ferroviario rotatorio” che raggiunge la nuova stazione di Gazzi per poi ripartire in direzione Catania riutilizzando l’anello ferroviario rotatorio, evitando così il cambio delle motrici dei treni». Previsto anche il mantenimento della Marittima quale stazione di transito fino alla realizzazione del Ponte e quale scalo emergenziale per i treni provenienti dal continente, nei giorni nei quali il Ponte sarebbe inutilizzale o venisse bloccato per ragioni di vario genere.

Due soluzioni da rivedere. «Quella proposta dalla Stretto di Messina – afferma il presidente della Commissione – prevede un’improbabile cantierizzazione ferroviaria del centro cittadino, sotto le Vie A. Saffi e Luciano Manara. Quella prevista dall’Amministrazione Comunale appare, invece, eccessivamente elaborata e costosa sia rispetto alla realizzazione dell’anello ferroviario rotatorio sia rispetto alla scelta strategica di collocare la stazione a Gazzi. Ci pare che, in entrambi i casi, manchi un’idea generale di città e che i ragionamenti fatti si limitino a questioni prettamente infrastrutturali e non siano calate in un disegno strategico di sviluppo».

Ecco, allora, cosa propone la Commissione, partendo proprio dalla nuova stazione ferroviaria, da collocare a Contesse: «Sarà la nuova stazione ferroviaria e marittima della città, necessaria per liberare l’affaccio a mare da Gazzi fino alla Stazione Marittima indipendentemente dalla costruzione del Ponte». A Gazzi verrebbe realizzata una stazione di transito, con un «tracciato ferroviario/stradale intubato dalla Galleria dei Peloritani fino a Mili Marina». E ancora: collegamenti marittimi ferro-gomma con la Calabria; recupero del parco ferroviario (l’area che si estende per ben 430.000 mq compresi tra la Stazione Marittima esistente e Gazzi); metropolitana del mare; nuovo tracciato stradale interrato (da S. Margherita a Scaletta e da Gazzi all’Annunziata); rampe di risalita in corrispondenza dei nodi di collegamento viario; due nuove aree da adibire a parcheggio situate rispettivamente alla foce del viale Boccetta e nell’area dell’ex gasometro oltre al potenziamento dei parcheggi esistenti di Villa Sabin e piazza Cavallotti; nuovo waterfront, con particolare attenzione ai principali luoghi d’interesse esistenti su esso; valorizzazione e recupero di diverse aree e strutture cittadine (il parco di Villa Sabin, il nuovo Polo Museale, l’ex Ospedale Margherita, il polo sportivo del Tennis e della Vela, la Rada San Francesco, l’ex Hotel Riviera, la cittadella fieristica, l’istituto Talassografico, il Forte San Salvatore, l’ex Mattatoio, l’ex Sanderson); e ancora nuovi porticcioli turistici (al Ringo e nella zona falcata); la riconversione della Real Cittadella e dell’edificio ferroviario della Piccola velocità; la trasformazione della zona Sud in una zona specializzata in servizi balneari; il recupero dei villaggi storici.

Due le soluzioni specifiche immaginate per il collegamento tra il Ponte e la nuova stazione di Contesse: la prima prevede «un tracciato innestato su quello previsto dal Progetto Ponte, approvato dal Cipe, collegandosi sotto l’ospedale militare di Viale Europa alla Fermata Ferroviaria/Metropolitana, sopra la quale verrà realizzato un parcheggio di interscambio, per poi arrivare, parallelamente alla “galleria dei peloritani” fino a Gazzi. Da questo punto, in intubata associata alla viabilità carrabile, arriverà alla stazione di transito di Gazzi ed a quella di Contesse»; la seconda si rifarebbe al «tracciato proposto dalla soluzione del Comune, ridotto della parte che da Gazzi chiude a monte l’anello ferroviario rotatorio».

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