Uscire dall'emergenza rifiuti si può: per Fazio, Melazzo e Pergolizzi la soluzione è il termovalorizzatore

Uscire dall’emergenza rifiuti si può: per Fazio, Melazzo e Pergolizzi la soluzione è il termovalorizzatore

Redazione

Uscire dall’emergenza rifiuti si può: per Fazio, Melazzo e Pergolizzi la soluzione è il termovalorizzatore

martedì 14 Ottobre 2008 - 10:14

L'impianto trasformerebbe un peso, anche economico, in una risorsa

L’allarme per la paventata chiusura della discarica di Mazzarrà ancora risuona nelle orecchie dei cittadini, ma non sembra che l’Amministrazione si stia dando pensiero per una crisi che è sempre incombente. Il primo atto da quando l’ultima crisi è stata scongiurata, peraltro temporaneamente, visto che la discarica è quasi satura, è la delibera di indirizzo alla Giunta che i consiglieri Antonio Fazio, Giuseppe Melazzo e Nello Pergolizzi hanno scritto oggi.

I consiglieri chiedono l’immediata individuazione di uno o più siti nel territorio del comune di Messina che possa ospitare un termovalorizzatore, entro sessanta giorni dall’approvazione della delibera. L’impianto dovrebbe essere costruito secondo il modello più idoneo alle esigenze della città, da scegliere tra le varie tecnologie disponibili, in rapporto tra le previsioni sull’andamento del sistema di gestione dei rifiuti e la potenzialità di un impianto di -termovalorizzazione-, in modo da certificare la effettiva convenienza tecnica e gestionale della tecnologia di bioessiccazione in un sistema integrato ed autosufficiente di pretrattamento e smaltimento/recupero dei rifiuti urbani ed assimilati.

«La strategia seguita dall’Unione europea – spiegano i consiglieri -, recepita anche in Italia, nell’ambito della gestione dei rifiuti si basa su una scala gerarchia che pone in sequenzialità discendente le seguenti fasi: riduzione delle quantità di rifiuti prodotte; riutilizzo dei beni e dei componenti che non hanno ancora terminato la propria vita utile; riciclaggio delle frazioni di materiale ancora impiegabile nei processi produttivi; recupero di energia per la frazione che rimane.»

Messina non può puntare sul termovalorizzatore di Paternò, che dovrebbe, qualora venga realizzato, recepire i rifiuti della nostra provincia. Un impianto tanto distante, infatti, probabilmente aggraverebbe i costi del conferimento dei rifiuti.

Nella delibera i consiglieri rilevano che su un costo per l’igiene cittadina di 42 milioni di euro l’anno, la spesa per il conferimento in una discarica così lontana dal comune è di 11 milioni e 240 mila euro. Una spesa, che, in considerazione del caro carburante, può anche lievitare ulteriormente.

Il termovalorizzatore nel territorio messinese, dunque, secondo Fazio, Melazzo e Pergolizzi è la scelta che potrebbe finalmente trasformare la sempre irrisolta -emergenza rifiuti- da peso, anche economico, a importante risorsa, «da sfruttare – sostengono i consiglieri – non ultimo dal punto di vista economico anche su base provinciale se non addirittura regionale.

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