Ponte sullo Stretto, Basile incontra Pietro Ciucci per fare sentire "la voce della città"

Ponte sullo Stretto, Basile incontra Pietro Ciucci per fare sentire “la voce della città”

Marco Olivieri

Ponte sullo Stretto, Basile incontra Pietro Ciucci per fare sentire “la voce della città”

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lunedì 04 Settembre 2023 - 16:15

A metà settembre un nuovo confronto tra sindaco e amministratore delegato della società Stretto di Messina. I dubbi e le domande del primo cittadino

MESSINA – L’incontro avverrà a metà settembre. Ed è considerato di particolare importanza per conoscere lo stato delle cose sul ponte. Il sindaco di Messina Federico Basile incontrerà di nuovo, dopo il confronto del 13 luglio a Palazzo Zanca, l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. La priorità è avere chiarezza sui tempi e sull’aggiornamento del progetto. “Esiste il vecchio. E il nuovo?”,è la domanda che si fanno in tanti al Comune. “Messina e il suo sindaco non possono rimanere all’oscuro”.

Mentre il ministro Salvini annuncia la prima pietra nell’estate del 2024, il sindaco intende fare sentire la “voce della città”, le istanze e le esigenze di chi vive a Messina, e verificare quali saranno i passi successivi. “La città non può subire questo processo ma esserne partecipe”, ha più volte ribadito Basile.

Nella sua relazione annuale, così il primo cittadino si è espresso: “Messina non può, e non deve, essere esclusa dalla governance del Ponte per ogni fase, già da adesso, e sino alle fasi gestionali. Questo è quello che chiede il Comune e che verrà perseguito in ogni sede istituzionale”.

“Su espropri, opere compensative e impatto ambientale occorre chiarezza”

Sostiene Basile: “Dobbiamo avere certezze sui tempi di progettazione e sugli espropri. Non è da escludere che si siano, nel frattempo, autorizzate opere e manufatti su aree che, tra qualche anno, saranno espropriate dal nuovo progetto del ponte. Il Comune ha chiesto ufficialmente se le aree sulle quali riapporre i vincoli siano quelle del vecchio progetto ma non ha avuto risposta dal ministero”.

E ancora: “Serve pure chiarezza sulle opere compensative. Messina deve decidere quali prevedere con le relative risorse: nessuno oltre Messina può decidere per Messina. Un territorio depredato da decenni che oggi vede ettari ed ettari da bonificare dopo che chiunque vi abbia installato reti e impianti e ha poi lasciato lì il rifiuto produttivo. Messina oggi deve poter decidere come rivitalizzare il proprio territorio in relazione alle aree naturali protette, quelle commercialmente produttive, quelle turistiche e quelle residenziali. E serve una nuova procedura di verifica dell’impatto ambientale. Messina chiede una cabina di regia per il monitoraggio costante, già da oggi, che possa registrare le esigenze sociali e ambientali del territorio in relazione alla realizzazione del ponte”.

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2 commenti

  1. cosa volete . …li meritiamo ……una sola parola ……..basta leggere …

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  2. Chi accetta la devastazione è complice

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