Una proroga per l'accordo con Eurolink. La richiesta di sei deputati dell'Ars

Una proroga per l’accordo con Eurolink. La richiesta di sei deputati dell’Ars

Una proroga per l’accordo con Eurolink. La richiesta di sei deputati dell’Ars

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mercoledì 13 Febbraio 2013 - 15:41

Germanà, Formica, Grasso, Musumeci, Cordaro e Di Mauro scrivono al presidente del Consiglio, Mario Monti, al presidente del Pdl, Silvio Berlusconi e ai governatori di Sicilia e Calabria, Rosario Crocetta e Giuseppe Scopelliti. Accordo col contraente generale da sottoscrivere entro il 1 marzo, ma non c'è abbastanza tempo

Una proroga di 90 giorni per permettere la sottoscrizione dell’atto aggiuntivo al contratto vigente tra la concessionaria Stretto di Messina S.p.A. e il Contraente Generale Eurolink.

E’ la richiesta dei deputati regionali Nino Germanà, Santino Formica, Nello Musumeci, Totò Cordaro, Giovanni Di Mauro e Bernadette Grasso, indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, al presidente del Pdl, Silvio Berlusconi ed ai Governatori delle due regioni interessate, il siciliano Rosario Crocetta ed il calabrese Giuseppe Scopelliti.

“il Decreto legge per lo Sviluppo – dichiara il deputato messinese Germanà – tra le misure per il settore delle infrastrutture, ha recepito, senza modifiche sostanziali, le norme relative al Ponte sullo Stretto di Messina mediante il quale l’Autorità di Governo, ha deciso di prorogare, per un periodo complessivo di circa 2 anni, i termini per l’approvazione del Progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, al fine di verificarne la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilità. E’ stato inoltre esplicitato – continua Germanà – che la nuova procedura dovrà essere accettata dal Contraente Generale, ovvero l’Eurolink, tramite la sottoscrizione di un atto aggiuntivo al contratto vigente entro il termine perentorio del 1 marzo 2013, pena la caducazione di tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché delle convenzioni e di ogni altro rapporto contrattuale stipulato. Il 1 marzo è ormai alle porte e ad oggi non ve n’è traccia, ed è quindi evidente che l’atto aggiuntivo al contratto vigente, non vedrà mai la luce entro tale data fissata quale termine ultimo. In considerazione di ciò abbiamo ritenuto indispensabile intraprendere un’azione improcrastinabile ed urgentissima al fine di concedere una proroga non tanto per la sua stipulazione, ma per prevedere degli aggiustamenti e/o delle modifiche alla clausola di caducazione automatica, poiché in caso contrario verrebbe sancita la fine di un’opera strategica sia dal punto di vista multisettoriale, che da quello multifunzionale, rinunciando definitivamente alle grandi opportunità che si aprirebbero per l’intera area dello Stretto, rappresentando un volano di crescita economica e sociale”.

I deputati siciliani che hanno apposto la loro firma si riconoscono quali “paladini della più grande opera infrastrutturale della storia d’Italia” e sono concordi nel definire il Ponte sullo Stretto di Messina “una delle priorità del riscatto del Sud poiché servirà ad attrarre notevoli flussi turistici, a continuare l’alta velocità da Salerno fino alla Sicilia, ed anche per la logica dell’intermodalità dei trasporti che la realizzazione dell’opera comporterà. Una rete moderna – concludono all’unisono i deputati regionali firmatari – ed efficiente di infrastrutture, di linee ferroviarie ad alta velocità, di più vie del mare, di porti adeguatamente ristrutturati, di aeroporti più dinamici, per abbassare gli attuali costi di trasporto dando maggiore competitività al Sud che diventerebbe la vera cerniera tra l’Europa e le altre economie emergenti, un collante tra due realtà che avranno nei prossimi decenni un ruolo strategico nell’economia mondiale”.

4 commenti

  1. FORZA PONTEEEEEEEEEE

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  2. sicilianu ca scoccia 13 Febbraio 2013 18:31

    Per non restare fuori dallo sviluppo e far decadere i poteri, la spavalderia e l’avaria di alcune famiglie di questa CITTA’, bisogna portare avanti l’unica opera che puo’ farci rinascere e che puo’ far circolare un po’ di moneta nelle tasche dei lavoratori ,i commercianti e di tutti gli imprenditori MESSINESI .

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  3. SVEGLIAMOCI Siamo “falliti “e non si intravedono speranze ne’ per noi ,ne’ per i nostri figli . Rischia di allontanarsi oggettivamente l’ UNICA opportunità di salvezza che ci e’ stata consegnata dalla sorte, quasi a “ricompensa” delle tragedie subite nel passato: La realizzazione dell’ ECO-PONTE sullo stretto di Messina. Al di la delle personali apparteneze ideologiche e partitiche e’ difficile onestamente non condividere le analisi e le considerazioni esposte dai deputati siciliani . E’ giunto il momento di interrogare le COSCIENZE dei meridionali onesti buoni e “generosi “. Lo sviluppo del Sud passa attraverso questa epocale e UTILE opera infrastrutturale che ATTRARREBBE l’interesse di tutto il mondo ( Messina famosa nel mondo?)…. aiutandoci a contrastare la marginalità periferica nella quale il sistema dei poteri finanziari nord orientati (tipo Monti e compagni) ci vuole relegare. Il PONTE …unisce. Il PONTE e’ progresso . Il PONTE porta lavoro…il,PONTE e’ .”.spirituale” PONTEM FACERE ( da cui Pontefice) …che GENOVESE e D’ALIA
    siano contrari non ci stupisce anzi…che Accorinti e simili “professionisti” vadano a dormire con la maglietta No Ponte addosso segnala soltanto un fondamentalismo acritico ottuso ingenuo e da” sognatori” appunto..ma si sogna solo dormendo e questi dormono purtroppo ,dormono senza rendersene conto e non c’è peggio di chi dorme pensando di essere sveglio. . Fare ‘economia per qualcuno di loro e'” STUTARI A LUCI” per risparmiare (attività necessaria forse ma non sufficiente)…. non essendosi mai confrontati con le sfide di una societa moderna. Comunque la strada democratica resta il REFERENDUM. Oggi la ” sventolata” alternativa al Ponte appare velleitaria ,ipotetica e palliativa. La crisi da “terza guerra mondiale” che stiamo vivendo richiede invece impegno ,responsabilità CORaggio e spirito COMUNITARIO da parte di Tutti ..indistintamente ,soprattutto da parte chi fino ad adesso si e’ crogiolato egoisticamente e pigramente nei privilegi di ceto e di casta sociale politica e intellettuale….

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  4. CERTO è UN’OPERA PRIORITARIA,metti il caso che uno da Lamezia Terme voglia andare ad Agrigento,senza ponte come fa’?.Piglia l’aereo fino a Catania? il ponte ci vuole sino in Tunisia.

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