In primo grado la spuntano i diportisti, in rotta con la Portorosa Marina Yachting di Bombaci
BARCELLONA – Si chiude con la condanna il processo di primo grado ai legali rappresentanti della società proprietaria del porto turistico di Portorosa. Marie Rinucci Pascale Chretiennot (63 anni) e Francesco Bombaci (71), entrambi residenti a Messina, secondo il giudice del Tribunale di Barcellona (Abate) sono responsabili di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e di violenza privata sulle cose.
I titolari della Portorosa Marina Yachting Scarl, difesi dall’avvocato Alessandro Billè, hanno scelto il rito abbreviato e sono stati condannati a 9 mesi, pena sospesa, ed a risarcire in sede civile le 11 parti civili costituite.
Il processo

Le indagini dei sostituti procuratori di Barcellona, Emanuela Scali e Carlo Bray, riguardavano la querelle sorta dopo il subentro, nella gestione del bacino portuale della rinomata località turistica, della consortile amministrata dalla coppia. Subentro avvenuto nel 2022.
Secondo l’Accusa la società avrebbe cambiato le condizioni, imponendole ai diportisti “pur potendo ricorrere al giudice per ottenere condizioni economiche più vantaggiose o per risolvere tali rapporti contrattuali, si facevano arbitrariamente ragione da sé medesimi, mediante violenza sulle cose e, anche dando indicazioni operative agli addetti portuali alle dipendenze della suddetta società”.
Diportisti in rotta con la Portorosa Marina Yachting
I diportisti sono quindi ricorsi alla giustizia penale, assistiti dagli avvocati Aurelio Francesco Chillemi, Michele Minissale, Diego Busacca, Roberto Materia, Alessandro Campo, Marcello Siracusano e Giuliano Saitta.
