Lo sciopero di Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl a Messina. E la nota di Alessandro Russo che chiede chiarimenti alla presidente Grillo
MESSINA – “Vorrei poter conoscere lo stato di accertamento interno relativo ai possibili ammanchi nel settore abbonamenti dell’Atm. Negli scorsi mesi, infatti, si è appreso di questi presunti ammanchi sia a seguito di denunce da parte di sigle sindacali, sia da voci riportate e venute a mia conoscenza”. Così, in una nota indirizzata alla presidente Carla Grillo, il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Russo. Quest’ultimo aggiunge: “Sono a conoscenza che l’azienda trasporti sta approfondendo, con un’indagine interna, la circostanza denunciata. Il tutto per appurare la consistenza degli ammanchi, le responsabilità e sanzionare gli eventuali comportamenti illeciti e di mala gestione messa in atto. E vorrei avere dalla presidente una relazione sullo stato di avanzamento delle attività di indagine interna”. Per Russo, “tali notizie si rendono particolarmente rilevanti anche alla luce delle eventuali interfacce con il settore commerciale aziendale, laddove si consideri che proprio in tale settore, Atm concede da tempo dei bonus produttivi individuali particolarmente sostanziosi”.



Da Tempostretto interpellata sull’argomento, la presidente Grillo non ha risposto, il 26 gennaio, ma ieri ha indetto una conferenza stampa per mercoledì 12 febbraio. “La presidente e il direttore amministrativo Armando Bressan forniranno i necessari chiarimenti, con le dovute cautele che richiede l’argomento, in merito all’indagine interna avviata dall’azienda sul presunto ammanco”, scrive Atm.
Ore di sciopero, tre sigle sindacali contestano la gestione Atm su turni, sicurezza, straordinari, permessi
Nel frattempo, Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl hanno protestato ieri contro l’azienda con alcune ore di sciopero. E anche loro chiedono chiarimenti sui “possibili ammanchi. E saremo presenti alla conferenza stampa”. Questa la nota dei sindacati: “Si è riempito di personale Atm lo slargo antistante i cancelli dell’azienda partecipata comunale trasporti. Cori di approvazione per ogni mezzo che, nelle ore di sciopero, ha fatto rientro in deposito con la scritta “fuori servizio”, in adesione all’astensione programmata dal lavoro.
Le motivazioni dello sciopero vanno dal sistema di turnazione non rispondente, secondo i lavoratori e le sigle sindacali, ai canoni di sicurezza e non ossequio alla normativa, fino al sistema di pagamento di straordinari, il tabellino di marcia imposto, financo il sistema dei permessi anche per donare il sangue“.
L’Orsa: “Dagli pneumatici, anche rigommati, problemi quotidiani”
“Manca la comunicazione con Atm – sostiene Mariano Massaro, segretario nazionale Orsa – ormai ci parliamo solo per note stampa. E non è il sistema migliore per ascoltare i lavoratori. Non avevamo dubbi sulla numerosa adesione allo sciopero. Abbiamo contestato le spese per il revamping dei tram: continuano a guastarsi. Adesso abbiamo anche scoperto di un appalto per forniture di pneumatici, pure rigommati, che esplodono tutti i giorni. Richiamo l’attenzione sulla sicurezza per gli utenti e soprattutto per gli autisti, ai quali vengono regolarmente addebitati tutti gli accadimenti dei mezzi pubblici. Pertanto, quando scoppia una gomma e accade qualcosa al mezzo, è al conducente che vengono addebitati i danni”.
E, da parte sua, Antonino Losi, rappresentante sindacale della Faisa Cisal, così s’esprime: “Questi sono lavoratori che ogni mattina vanno a lavorare per far sì che l’azienda sia il fiore all’occhiello acclamato da tutti. Oggi questi lavoratori, che operano sempre con abnegazione e professionalità, scioperano contro il corto circuito creato dall’azienda con politiche unilaterali. L’azienda non instaura il dialogo né con i lavoratori né con le sigle sindacali. O almeno non con tutte”.
“Su straordinari, tabellino di marcia e bagni delle donne chiediamo risposte”
“La nostra azione sindacale – rileva a sua volta Daniele Lisitano, rappresentante di Fit CISL – è stata etichettata dalla presidente di Atm Grillo come attacco politico contro l’azienda. Ma vorremmo che la presidente ascoltasse e comprendesse che problemi come il tabellino di marcia, ad esempio, non tiene conto della realtà della viabilità di Messina. In via La Farina, ad esempio, sono previsti 5 minuti di tempo per arrivare alla sede Atm, qualsiasi orario si consideri. E, visto il traffico dell’ora di punta, risulta evidente che non sia possibile rispettare il tabellino. Si creano così ritardi anche di 20 minuti che l’azienda non riconosce come straordinario. Cosa questa che non avviene in nessun’altra azienda”.
“Da tre anni – aggiunge Lisitano – attendiamo che vengano resi disponibili i bagni per le nostre colleghe, costrette a cambiarsi in strada. Dopo le 20, quando i locali vicini ai capolinea di Giampilieri e Torre Faro chiudono, le nostre colleghe sono costrette a cambiarsi per strada”.
Musolino: “Vicinanza ai lavoratori”
Vicinanza ai lavoratori è stata espressa dalla senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: “Sono vicina a tutto il personale di Atm, indipendentemente dalla sigla sindacale che li rappresenti. Ritengo sia tassativo che, per ogni azienda, il raggiungimento di elevati standard qualitativi passi prima di ogni cosa dal rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. La tutela di chi lavora per garantire il miglior servizio possibile ai cittadini è il primo punto su cui Atm, come ogni altra azienda, dovrebbe fondare, responsabilmente, il proprio sistema vantato come virtuoso”.

La musica non è cambiata ….eh già, perché il Direttore d’ orchestra PURTROPPO è sempre lo stesso😖😤😡…..il sindaco Basile tace, nonostante sappia,ma si sa , ha cose più importanti da risolvere 🙄…..i blitz a” destra ,,sinistra,a manca “ma mai un approfondimento SERIO su tutte le “anomalie” che avvengono nelle partecipate create dall’ ex sindaco😖…..PERCHÉ L’IMPORTANTE È SAPER AMMINISTRARE 😠….TUTTO IL RESTO È “NOIA” 😖😤😡
La senatrice è presente in ogni causa persa, la versione 3.0 del don Chisciotte contro i mulini a vento, in quanto agli ammanchi basta individuare i colpevoli e licenziarli in tronco per giusta causa, se inoltre i dipendenti ritengono i turni non consoni possono sempre dimettersi, infine le donazioni di sangue le possono fare quando sono liberi dal servizio.
Avvocato mi trova d’ accordo per quanto riguarda la senatrice Musolino ,che già sapeva le problematiche dei lavoratori ai tempi dell’ amministrazione De Luca ,infatti si evidenziavano anche nella stampa e lei guarda caso non aveva questa enfasi di difesa nei confronti dei lavoratori.😤….mi trova d’ accordo anche sul licenziamento di chi è responsabile di questi ammanchi se verranno accertati,e passi pure per la donazione del sangue nel tempo libero, anche se ,l’ azienda aveva fatto propaganda di permessi per “invitare “alla donazione…..sui turni, no perché non sa la reale situazione degli autisti che per avere i loro giusti diritti e turnazioni perché si devono dimettere e non fare presente ciò che ritengono sia irregolare??????LA sicurezza sul posto di lavoro….se ne parla tanto ,poi quando i lavoratori sollevano il problema che si fa????? Gli mettiamo il bavaglio,o si devono dimettere certo con tutti questi posti di lavoro che ci sono uno si può permettere di dimettersi?????Lei usa con molta facilità e mi permetta pure” superficialità la parola dimissioni😤”BISOGNA PARLARE E “DENUNCIARE ” LADDOVE CI SONO IRREGOLARITÀ, INGIUSTIZIE E TUTTO QUANTO POSSA NUOCERE AL BENESSERE DEI LAVORATORI E CITTADINI….saluti avvocato!!!