Inizia la conta dei danni nella provincia: economia azzerata a Barcellona. In città è allarme per il torrente Cumia, un potenziale Longano

Inizia la conta dei danni nella provincia: economia azzerata a Barcellona. In città è allarme per il torrente Cumia, un potenziale Longano

Inizia la conta dei danni nella provincia: economia azzerata a Barcellona. In città è allarme per il torrente Cumia, un potenziale Longano

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lunedì 28 Novembre 2011 - 08:41

Nei centri alluvionati si continua a lavorare in mezzo al fango ormai diventato duro come cemento. A Messina il consigliere Cardile (III circ) lancia l’ennesimo allarme per la condizione del torrente Cumia: pronto a presentare esposto in Procura. Sulla stessa linea il consigliere Chiarella che chiede l'immediato intervento dell'Ato3

Nei territori della provincia di Messina inizia la settimana della conta dei danni. Sepolti sotto il fango che giorno dopo giorno è diventato duro e polveroso come il cemento, i sacrifici di una vita: attività interamente rase al suolo, negozi che non riapriranno più perché in molti casi sono gli stessi proprietari a non avere più la forza, morale, prima ancora che economica, di ricominciare. Il desiderio, per molti, sarebbe quello di scappare, ma per tanti altri, invece, è di non piegarsi alla tragedia. Ieri è stata la giornata dei sopralluoghi: il presidente Lombardo ha constatato con mano la necessità dell’arrivo dei fondi previsti dalle ordinanze di Protezione civile, nel più breve tempo possibile. A Barcellona è soprattutto il tessuto produttivo ad essere andato completamente in pezzi perché l’esondazione del fiume Longano ha colpito via Garibaldi ovvero il “cuore” del centro tirrenico.

Non va meglio a Saponara dove nell’aria si respira il dolore per le tre vittime dell’ennesima tragedia dell’acqua.I funerali del piccolo Luca Vinci, di Luigi e Giuseppe Valla saranno celebrati giovedì mattina nella chiesa di San Domenico a Saponara Marittima. C’è ancora tanto da lavorare anche negli altri centri della fascia tirrenica: Villafranca, Calvaruso, Rometta, Milazzo, Castroreale, Santa Lucia del Mela: i volontari da giorni (domani saranno 7, ndr), spalano nel fango, liberano le strade e gli usci di casa nella terra da cui emergono frammenti di quotidianità.

Questo è lo stato dei fatti, ma per evitare che scene del genere diventino la “normalità”, in uno spirito di macabra assuefazione, non basta semplicemente rimboccarsi le maniche, è necessario fare di più. Partendo dalle priorità imminenti. Ci spostiamo dalle nostre parti, alla foce del torrente Cumia. Il consigliere della III circoscrizione, Claudio Cardile, ancora una volta, segnala la condizione di pericolo del torrente perora sopito. Il livello della terra presente nell’alveo si è innalzato di diversi metri a causa dei numerosi smottamenti che si sono verificati ai lati del corso d’acqua. L’asta torrentizia è invasa da vegetazione di ogni genere (canne, arbusti a grande fusto di vario genere, tronchi d’albero), mentre in un punto persino il muro d’argine del torrente è crollato sull’alveo a causa di un movimento franoso, ponendosi di traverso al letto.

Ma la maggiore preoccupazione è legata alla condizione in cui versa il corso d’acqua nella parte all’interno dell’abitato di Cumia inferiore: “sotto la piazza, spiega infatti Cardile, la terra ha raggiunto un livello critico, basta davvero poco perché si crei un tappo, con la conseguenza che l’intera parte bassa del villaggio verrebbe spazzata via dalla furia delle acque”. A questo, come se non bastasse, si aggiunge anche la rottura, da circa 3 mesi, della condotta fognaria che decorre nel torrente, in una parte a valle dell’abitato, con liquami che si riversano nell’alveo, inquinando il sottosuolo e le acque.

Quello del consigliere Cardile è però l’ultimo appello: nel caso in cui, infatti, anche in questo caso gli organi competenti non daranno risposta, il rappresentante di quartiere presenterà denuncia alla Procura della Repubblica “in modo che le indagini su eventuali omissioni vengano effettuate prima che si verifichino nuove stragi. Privati cittadini, nei giorni scorsi, hanno più volte contattato personalmente le autorità preposte, impauriti per la preoccupante situazione”.

Stessa richiesta di intervento da parte del capogruppo di Forza Azzurri Peppe Chiarella che alla luce dei fatti di Saponara e Barcellona evidenzia la condizione di assoluta priorità dell’abitato di Cumia. “I villaggi – spiega il consigliere – dopo eventi piovosi spesso rimangono isolati con gravi disagi per l’ intera comunità, considerato inoltre che l’ unica via di fuga in caso di calamità naturale è la Cda Roccatura dove tardano gli interventi di messa in sicurezza”. Facendo seguito al comunicato dell’ Ato3 con il quale è stata annunciata, nell’ ambito delle attività di coordinamento e programmazione, dell’ avvio degli interventi di pulizia che interesseranno i principali torrenti cittadini, Chiarella chiede di intervenire con assoluta priorità a Cumia Inoltre si segnala che nella parte alta del torrente in Cda Pioppazzo ignoti hanno creato una vera e propria discarica abusiva. Si fa presente, stante le affermazioni dei residenti, che l’ ultima volta che è stata effettuata una pulizia straordinaria del torrente, risale al 2004.

Un commento

  1. ….Ma nessuno si ricorda di Portella Arena?

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