Precari Covid. "Prima eroi della pandemia, ora disoccupati" VIDEO

Precari Covid. “Prima eroi della pandemia, ora disoccupati” VIDEO

Giuseppe Fontana

Precari Covid. “Prima eroi della pandemia, ora disoccupati” VIDEO

mercoledì 08 Marzo 2023 - 13:42

50 oss dell'Irccs sottolineano come la loro esperienza lavorativa possa risultare utile per abbattere i problemi di organico di cui parlano anche i sindacati

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – Sono circa 50 gli Oss, operatori socio sanitari, dell’Irccs Bonino-Pulejo che hanno visto scadere il proprio contratto il 28 febbraio scorso, dopo due anni di attività in pandemia e un’emergenza affrontata sempre al meglio possibile, dando il massimo al servizio di pazienti e cittadini. E ora anche loro, come altri precari Covid nelle scorse settimane, manifestano il proprio malcontento sottolineando come “da eroi della pandemia siamo diventati disoccupati”.

Gli Oss spiegano che dall’azienda è arrivato un invito ad integrare la domanda di partecipazione alla procedura di stabilizzazione e che il termine era stato prorogato fino al 5 marzo. Ma sottolineano anche come nei vari plessi viene vissuta una vera e propria “emergenza” generata dalla carenza d’organico.

I sindacati denunciano la carenza di organico

Della carenza di organico e di “risorse umane” hanno parlato nei giorni scorsi anche i sindacati. La Cisl Fp il 2 marzo ha inviato una nota ai vertici dell’Irccs/Piemonte Messina segnalando quelle che chiama “criticità per grave carenza di risorse umane, determinata dalla recessione dei contratti Covid” a cui segue la conseguente e “immediata ricollocazione del personale Oss e infermieristico operante negli ambulatori”. Giovanna Bicchieri e Grazia Pulejo, rispettivamente segretario generale Cisl Fp e coordinatore professioni sanitarie del sindaco, scrivono che “in una situazione di tale emergenza aziendale, i primi dipendenti che dovevano ricevere tali disposizioni”, riferendosi a Oss e infermieri e ai nuovi ordini di servizio per ricoprire i posti vacanti, “sembrerebbe non essere stati, come sempre, neanche menzionati”.

Il 7 marzo, invece, i segretari aziendali Nunnari e Celona di Uil Fpl Messina hanno firmato un nuovo documento, inviato sempre ai vertici dell’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo di Messina, in cui sottolineano i disagi al presidio Casazza, sempre generati dalla mancanza di personale. Il sindacato cita proprio i lavori con il contratto scaduto il 28 febbraio parlando di “attività assistenziale gravemente compromessa”, in virtù della loro assenza. “Attraverso delle segnalazioni – scrivono – siamo venuti a conoscenza che in CGA 3, il personale Oss, composto da 12 unità assegnate, non riesce a garantire in maniera adeguata l’assistenza ai pazienti, ricoverati in due locali distanti tra loro”. Nunnari e Celona parlano di “situazione insostenibile” e di disagi “anche in Neuroriabilitazione funzionale”, chiedendo “di procedere con l’assegnazione di ulteriore personale”.

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2 commenti

  1. Giovanni ultimo arrivato 8 Marzo 2023 16:07

    I contratti di questI lavoratori, pagati profumatamente per il rischio che hanno corso nello svolgimento delle attività, erano sempre a tempo e sono stati sempre contro firmati. Se ènecessario del personale, che si faccia regolare concorso.

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    1. Condivido. Se firmo un contratto a termine, è chiaro che di regola alla scadenza il rapporto di lavoro si conclude. Non capisco perché, se di mezzo c’è un ente pubblico, si invoca la stabilità, senza se e senza ma… Evidentemente la ragionevolezza non è di queste latitudini… Per lavorare nel Pubblico bisogna fare i concorsi.

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