Il bilancio unico dell’Unime: atteggiamento cauto nelle entrate e “ambizioso” nelle spese

Il bilancio unico dell’Unime: atteggiamento cauto nelle entrate e “ambizioso” nelle spese

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Il bilancio unico dell’Unime: atteggiamento cauto nelle entrate e “ambizioso” nelle spese

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mercoledì 26 Febbraio 2014 - 12:12

Conferenza stampa del rettore Navarra per illustrare i dati del documento economico e finanziario approvato venerdì scorso all’unanimità dal Consiglio di amministrazione. Al suo fianco c’erano: il Prorettore vicario Scribano, il Prorettore alla Gestione delle risorse finanziarie, Limosani, il Delegato con gestione al passaggio al bilancio unico, Rupo e il direttore Generale dell’Ateneo peloritano, De Domenico

«Siamo riusciti ad approvare il bilancio nei tempi che avevamo stabilito lo scorso dicembre, quando avevamo deliberato una gestione provvisoria, in attesa dell’approvazione del bilancio unico». A parlare è il rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, che questa mattina ha incontrato la stampa per snocciolare numeri e dati contenuti nel documento di previsione 2014, esitato la scorsa settimana dal Consiglio d’amministrazione, dopo il passaggio obbligatorio, e in questo caso favorevole, in Senato Accademico. Si tratta del primo bilancio unico dell’Università di Messina, che allinea così i conti dei Dipartimenti e dei Centri autonomi di spesa con quelli dell’amministrazione centrale.

In Sala Senato, stamani, al fianco di Navarra, c’erano: il Prorettore vicario, Emanuele Scribano, il Prorettore alla Gestione delle risorse finanziarie, Michele Limosani, il Delegato con gestione al passaggio al bilancio unico, Daniela Rupo e il direttore Generale dell’Ateneo peloritano, Francesco De Domenico.

L’ammontare complessivo del bilancio – ha spiegato il Rettoreè di 335 milioni di euro, 80 dei quali sono gestiti dai Centri autonomi di spesa».

Per quanto riguarda le Entrate, il Magnifico ha sottolineato di aver «mantenuto un atteggiamento cauto: abbiamo immaginato il massimo taglio del Fondo per il finanziamento ordinario; abbiamo mantenuto le entrate contributive degli studenti nella stessa misura di quelle dello scorso anno» A proposito delle tasse a carico degli studenti Navarra ha anche promesso: «quest’anno intendiamo intraprendere una seria lotta all’evasione, che stimiamo si aggiri attorno al 15-20%».

Per quanto riguarda le Spese, Navarra ha spiegato che «sono stati potenziati i dottorati di ricerca, in quanto l’Ateneo vuole investire molto nella formazione post-laurea;; sono state incrementate le spese per l’internazionalizzazione, perché nessuna Università può prescindere da importanti investimenti in questo settore. Sono, quindi, stati potenziati gli Erasmus (sia per studenti che per docenti) e saranno investiti 300.000 euro l’anno per progetti internazionali di formazione e ricerca in area medica in altri settori, nei quali vorremmo coinvolgere in futuro le altre Università siciliane e chiedere poi un co-finanziamento alla Regione».

Il prof. Limosani, dal canto suo, ha ricordato che i progetti strategici erano già incardinati nella programmazione dell’Ateneo, ma che sono stati rafforzati. «L’auspicio – ha detto – è quello di aggredire nuove risorse europee e regionali , già nel corso dell’anno»

Per il direttore generale De Domenico, «il bilancio unico significa anche un cambio di mentalità e quest’anno saremo chiamati ad una ulteriore sfida con il passaggio al regime di contabilità economico-patrimoniale, a partire dal 1º gennaio 2015. Il bilancio è stato redatto con rigidi criteri di prudenza, quindi tagli drastici in sede previsionale, ma anche potenziamenti come ad esempio nel settore dei servizi agli studenti, servizio di pulizia e biblioteche”.

La prof. ssa Rupo, infine, ha detto che il bilancio unico di previsione rappresenta uno strumento di programmazione all’interno del quale sono state valutate le risorse disponibili, al fine di potenziare i servizi laddove risultavano carenti. «L’introduzione del bilancio unico, inoltre, è una risposta positiva che consentirà di attenuare il trauma derivante dalla adozione di un nuovo sistema contabile».

Un commento

  1. Volete davvero sapere in cosa consistono “cautela” e “prudenza”, impiegate per redigere il bilancio di previsione, specie sul versante delle entrate?

    Stamani la segreteria studenti avvisa di una novità entusiasmante: sia i vincitori che gli idonei non beneficiari per la borsa di studio A.A 2013/2014 saranno tenuti a versare gli importi relativi ai conguagli delle tasse, ancorché abbiano diritto al rimborso della tassa d’iscrizione.

    Fino all’anno scorso, era prassi stornare, dalla prima rata versata, la quota relativa a parziale/totale copertura del conguaglio: in tal senso, si veniva incontro agli studenti, evitando che questi – in condizioni economiche già non vantaggiose, altrimenti non si spiegerebbe la borsa di studio (per non parlare della beffe per gli idonei non beneficiari) – dovessero mettere mani ad un già dissanguato portafoglio.

    Ecco, la festa è finita: intanto si paga subito; poi tra N (dove N è un numero grande qualsivoglia) anni, forse, si vedranno i frutti del “diritto” al rimborso.

    Morale della favola? L’università di Messina ha un disperato bisogno di soldi.

    Amen.

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