Turismo e terme, "Naspi e lavoro stagionale da rivedere": solo nel taorminese 10mila lavoratori

Turismo e terme, “Naspi e lavoro stagionale da rivedere”: solo nel taorminese 10mila lavoratori

Turismo e terme, “Naspi e lavoro stagionale da rivedere”: solo nel taorminese 10mila lavoratori

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venerdì 18 Marzo 2016 - 17:26

I sindacati hanno chiesto un tavolo interministeriale . La battaglia sindacale, partita da Taormina il 15 aprile del 2015 con la manifestazione nazionale organizzata da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs, arriva a un punto di svolta

Un correttivo alla normativa della Naspi che interessi i lavoratori stagionali e del turismo. La battaglia sindacale, partita da Taormina il 15 aprile del 2015 con la manifestazione nazionale organizzata da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs, arriva a un punto di svolta. I sindacati hanno chiesto un tavolo interministeriale con i ministeri del Lavoro, dei Beni Culturali e del Turismo e dello Sviluppo economico per esaminare tutte le problematiche di settore, a cominciare dall’abuso dei voucher, finalizzato ad approntare politiche ed interventi mirati al sostegno della stagionalità nel turismo e nel comparto termale. In Italia sono circa 300mila i lavoratori stagionali del comparto turistico e del settore termale fortemente penalizzati dalla Nuova assicurazione sociale per l’Impiego, 15mila in tutto il territorio provinciale di Messina dei quali 10mila nel comprensorio di Taormina. Dall' 1 gennaio 2016 la normativa sulla Naspi ha infatti esposto i lavoratori al dimezzamento della durata e del valore del sussidio di disoccupazione, garantito fino al 31 dicembre 2015. La Fisascat Cisl vuole evidenziare come la stagionalità nel turismo, come anche nel settore termale, è un fenomeno strutturale e pertanto necessita di soluzioni strutturali che salvaguardino la professionalità dei lavoratori di comparti cardine dell’economia italiana. Nell’ambito della discussione sulla riforma previdenziale, secondo il sindacato sarà anche necessario prevedere nuove misure finalizzate a garantire la copertura pensionistica ai lavoratori stagionali di interi settori dell’economia italiana, primo fra tutti il turismo, che, in mancanza di un intervento, verrebbero automaticamente esclusi dall’accesso al trattamento pensionistico, pur contribuendo al sistema previdenziale nei periodi di lavoro. «Per il 2015 – afferma Pancrazio Di Leo, segretario provinciale della Fisascat Cisl Messina – la deroga è stata una boccata di ossigeno per tutti i lavoratori stagionali del settore del turismo in una battaglia partita da Taormina, ma non basta. È necessaria oggi una rivisitazione normativa complessiva per gli addetti del settore coinvolti». L’Esecutivo della Fisascat Cisl Messina, tenutosi a Letojanni, mercoledì scorso, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo, ha discusso In merito alla crisi esistente e alla dismissione di diverse aziende che stanno penalizzando il settore turistico, si prospetta una stagione incerta con una contrazione dei rapporti di lavoro e molti lavoratori stagionali avranno difficoltà a poter raggiungere gli otto mesi lavorativi necessari per poter percepire un’ indennità adeguata. «Se il governo non intende procedere ad una rettifica della norma di legge sulla Naspi e ad un’ulteriore e definitiva deroga per gli anni avvenire – ha sostenuto Di Leo – i lavoratori stagionali e le loro famiglie non avranno un reddito minimo per poter sopravvivere né in alternativa un lavoro, ciò porterà ad un disagio sociale, la Fisascat Cisl come organizzazione è impegnata in prima linea per poter trovare le opportune soluzioni, e intraprendere iniziative a salvaguardia dei lavoratori e delle rispettive famiglie».

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