Vertenza Triscele, azienda e sindacati convocati di nuovo in Prefettura

Vertenza Triscele, azienda e sindacati convocati di nuovo in Prefettura

Francesca Stornante

Vertenza Triscele, azienda e sindacati convocati di nuovo in Prefettura

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mercoledì 28 Novembre 2012 - 18:07

Il Prefetto Trotta ha convocato due nuovi incontri con il gruppo Faranda, i sindacati e i dipendenti per discutere della delicata vertenza alla luce del nulla di fatto dell'ultima riunione. Appuntamento per il 5 e 6 dicembre.

Vertenza Triscele, si torna in Prefettura. Dopo l’ultimo incontro che per i lavoratori ha rappresentato una fumata più che nera vista l’assoluta indisponibilità del gruppo Faranda nel proseguire un percorso per giungere alla presentazione del piano industriale, la delicatissima vertenza che riguarda i 41 ex lavoratori del birrificio di via Bonino torna sotto la lente d’ingrandimento del Palazzo del Governo messinese.

Negli ultimi giorni la tensione è salita alle stelle. Proprio all’indomani dell’ultimo incontro dello scorso 22 novembre uno dei lavoratori minacciò di darsi fuoco davanti i cancelli dell’ex stabilimento, a rasserenarlo era stato il Prefetto Stefano Trotta in persona che era andato a portare la propria solidarietà ai lavoratori che intanto continuano a rimanere in presidio permanente. Il prefetto aveva garantito massimo impegno e dopo appena quattro giorni dalle parole è passato ai fatti.

Trotta ha deciso di riconvocare il gruppo Faranda, i sindacati e i lavoratori. Ci saranno due incontri. Il primo fissato per il prossimo 5 dicembre solo con la famiglia Faranda. Il secondo, giorno 6, con sindacati e dipendenti che dal 31 dicembre saranno senza lavoro e senza alcun sussidio poiché scadrà il termine della cassa integrazione in deroga. A questo punto si dovrà capire se il gruppo Faranda si presenterà agli incontri, considerata la chiarezza espressa durante l’ultima riunione.

Intanto la mobilitazione di sindacati e lavoratori continua e, dopo aver coinvolto la deputazione regionale, adesso si cerca la collaborazione del consiglio comunale che accordò il cambio di destinazione d’uso dell’area che, per i lavoratori, era il passaggio fondamentale per dare il via alla delocalizzazione della produzione. Oggi tutto questo non è accaduto. Si continuerà a discuterne in Prefettura che a quanto pare ha deciso di giocare un ruolo fondamentale nella risoluzione della vertenza. (Francesca Stornante)

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