Gioiosa Marea: sequestrati 40 metri cubi di rifiuti stoccati illecitamente

Gioiosa Marea: sequestrati 40 metri cubi di rifiuti stoccati illecitamente

Redazione

Gioiosa Marea: sequestrati 40 metri cubi di rifiuti stoccati illecitamente

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giovedì 05 Settembre 2013 - 15:22

La Polizia ha sequestrato in contrada Catello di Gioiosa Marea 40 metri cubi di rifiuti stoccati illecitamente. L'inchiesta, conodtta con l'ausilio della Capitaneria di Porto, è coordinata dalla Procura di Patti.

Prosegue l’attività d’indagine del Commissariato di Capo d’Orlando a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini grazie alla quale, negli ultimi anni, sono state portate a termine importanti operazioni come Acque Pulite e Acque Pulite II.
Operazioni che hanno reso possibile il sequestro preventivo degli impianti di depurazione dei comuni di Capo d’Orlando, Piraino, Brolo e Sant’Angelo di Brolo e l’emissione di numerosi avvisi di garanzia per i reati di frode in pubbliche forniture, inadempimenti di contratti di pubbliche forniture, scarico in mare di acque reflue urbane non depurate, attività illecita di gestione di rifiuti speciali, omissione di atti d’ufficio e getto di cose pericolose.
Gli ultimi sviluppi del lavoro della Polizia di Capo d’Orlando hanno portato al sequestro di oltre 40 metri cubi di rifiuti speciali stoccati illecitamente all’interno dell’impianto di depurazione del comune di Gioiosa Marea in contrada Catello.
I poliziotti, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Patti, hanno acquisito gli atti relativi alla gestione dei rifiuti prodotti dall’impianto di depurazione accertando una serie di illeciti di carattere penale.
I reati vanno dal deposito incontrollato di rifiuti allo smaltimento illecito mediante stoccaggio all’interno dell’impianto senza la prevista autorizzazione. E’ inoltre emersa un’attività di smaltimento illecito di rifiuti liquidi provenienti da operazioni di manutenzione della rete fognaria del comune.
L’attività, condotta su delega del PM della Procura della Repubblica di Patti, Rosanna Casabona, è scaturita da un’informativa della Capitaneria di Porto di Patti che in questi giorni, con l’ausilio del gruppo sommozzatori, sta effettuando accertamenti tecnici in mare.

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