Piemonte, Picciolo:"Adesso un Pronto soccorso di serie A", Udc: "Smentito il protocollo di maggio"

Piemonte, Picciolo:”Adesso un Pronto soccorso di serie A”, Udc: “Smentito il protocollo di maggio”

Rosaria Brancato

Piemonte, Picciolo:”Adesso un Pronto soccorso di serie A”, Udc: “Smentito il protocollo di maggio”

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martedì 08 Settembre 2015 - 13:43

In attesa che l'assessore Gucciardi renda nota la sua decisione finale si registrano le reazioni all'incontro di ieri in prefettura. Soddisfatti i rappresentanti del fronte fusione con i Neurolesi, mentre gli Udc sottolineano l'importanza dell'aver stoppato il protocollo di maggio. Critici i 5Stelle.

L’assessore regionale Gucciardi ha garantito che il Pronto soccorso del Piemonte è salvo, e non sarà smantellato, quanto alla soluzione migliore per assicurare il mantenimento del presidio ha chiesto alcuni giorni di tempo, necessari per alcuni approfondimenti tecinici, anche con il Ministro Lorenzin.

Puntuali le reazioni delle parti che hanno preso parte, per la prima volta, all’incontro in prefettura basato solo sulla volontà di raggiungere la soluzione migliore e la più condivisa possibile.

“Adesso dobbiamo lavorare per avere il miglior Pronto soccorso possibile- commenta il presidente Pdr all’Ars Beppe Picciolo, promotore della fusione con i Neurolesi- Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, ovvero la certezza del Pronto soccorso ed una emergenza di Serie A nel centro cittadino, indipendentemente dalle troppe chiacchiere inutili fatte sino oggi. Adesso lavoreremo per far sì che la Regione mantenga l'attuale dotazione finanziaria e si predisponga al meglio affinché nell’importante struttura sanitaria, indipendentemente dall’Ente che andrà ad amministrarla, si riesca a fornire servizi sanitari di eccellenza. Non importa la formula che sarà scelta, la più grande vittoria è la salvezza del Pronto soccorso e del Piemonte”. Soddisfatto anche il sindaco Accorinti che si è soffermato sulla partecipazione di tutte le parti all’incontro in prefettura, condivisione che è già da sola una vittoria: “Adesso abbiamo confermato quella vittoria, eludendo qualsiasi possibile depistaggio. Abbiamo ribadito la necessità che, in tempi brevissimi, venga formalizzata la soluzione prevista, ovvero il trasferimento all'IRCSS dei locali o, come promesso dall'Assessore, altra formula che, comunque, garantisca un adeguato Pronto Soccorso in sinergia con l'attività di riabilitazione proprie dell'IRCSS”.

Dal fronte centrista, che ha innescato, attraverso la proposta di trasferimento all’Asp, il meccanismo che con la riapertura del dibattito ha portato all’incontro in prefettura, si registra la nota del gruppo consiliare Udc:” Esprimiamo soddisfazione per la chiarezza e il coraggio dell’assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi, nel volere mantenere il Pronto soccorso del Piemonte. Siamo soddisfatti come Udc, perché è stato smentito il protocollo d’intesa dello scorso 20 maggio tra l’Ircss e il Papardo, che salvaguardava altri interessi ma non certo quelli di un pronto soccorso. Vigileremo, quindi, per fare rispettare la volontà della città. Dispiace dovere evidenziare che senza la nostra presa di distanza, Messina avrebbe subito l’ennesima beffa. Ci rassicura l’impegno dell’assessore Gucciardi di avere il preventivo assenso del ministro per il mantenimento del pronto soccorso, quale che sia la soluzione scelta”. L’assessore ha infatti subordinato alla scelta il via libera da parte del ministro Lorenzin alla deroga per il Pronto soccorso in caso di fusione del Piemonte con l’Irccs.

Di diverso avviso rispetto alle altre reazioni, le dichiarazioni dei deputati a 5Stelle Valentina Zafarana e Francesco D’Uva: “Anche oggi è stato un nulla di fatto. Apprezziamo la disponibilità dimostrata dall'assessore Baldo Gucciardi, ma se la coperta è sempre troppo corta, perché deve pagare la sanità pubblica e, in questo caso, l’Ospedale Piemonte? Invece di strategie e soluzioni siamo ancora fermi alle parole. Riteniamo che l'allocazione delle risorse sia una scelta tutta politica ed il decreto Balduzzi non ci impone la chiusura dell’Ospedale Piemonte. Tra gli impegni dell'Assessore c’è quello di voler chiedere deroga al Ministero per affidare il Pronto Soccorso all'Irccs, ma ci chiediamo dove verranno presi i soldi. Con quale logica si può affermare che ci sono i fondi per l’Ircss ma per l’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte no? Come inoltre affermato dal Magnifico Rettore se l’Ospedale Piemonte chiudesse, l’Ospedale Policlinico non sarebbe in grado di assorbirne l'utenza. Ecco perché le istituzioni devono fare di tutto per salvare il presidio, smettendola di addurre problemi tecnici che, la storia ci insegna, vengono superati di fronte alla volontà politica”.

Chi sottolinea la propria soddisfazione è la FpCgil, attraverso Antonio Trino e Clara Crocè e Guglielmo Catalioto “il progetto prevede la creazione di un centro di eccellenza per la riabilitazione unico nel suo genere nel meridione d’Italia che rappresenterebbe un volano sia per la sanità siciliana sia per l’asfittica economia locale; fu questo il motivo che spinse questa segreteria ad essere tra i primi, convinti, firmatari del progetto”.

Il Comitato Salvare l’ospedale Piemonte “confida che gli impegni presi vengano attuati nel più breve tempo possibile, rassicurando così la popolazione che con grande ansia sta seguendo l’evolversi della vicenda. La perentoria chiusura stabilita univocamente dal Direttore Generale Vullo e prorogata grazie all’intervento dell’Ass.re Gucciardi fino al 30 settembre, deve essere assolutamente scongiurata con ogni mezzo. A tal proposito il Presidente del comitato ha indicato soluzioni certe e compatibili con i parametri fissati dalla vigente legislazione in materia, nonché la copertura economica sottesa all’operazione”.

Fiducioso che gli impegni si tramuteranno in fatti in tempi brevi è deputato regionale Nino Germanà che commenta “ la proposta di accorpamento all'Irccs, che ho sostenuto da subito, è risultata la soluzione più papabile. È già stato annunciato inoltre il successivo step che passerà per il ministero competente. Proprio il ministro Lorenzin, mesi fa, interpellato dal sottoscritto, aveva manifestato la propria convinta posizione di sostegno alla creazione di un polo unico che unisse Ospedale Piemonte e l'Irccs neurolesi. In attesa che il percorso prosegua come è auspicabile, confido nell'impegno che Gucciardi e il Governo regionale hanno garantito profonderanno”

Rosaria Brancato

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