Reggio. Chiusura gazebo, Ripepi: “L’Amministrazione, stringe il cappio al collo degli esercenti”

Reggio. Chiusura gazebo, Ripepi: “L’Amministrazione, stringe il cappio al collo degli esercenti”

Redazione

Reggio. Chiusura gazebo, Ripepi: “L’Amministrazione, stringe il cappio al collo degli esercenti”

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sabato 25 Marzo 2023 - 16:46

"Un’Amministrazione capace avrebbe dovuto aiutare le pochissime attività che sono rimaste in vita, piuttosto che abbatterle definitivamente

REGGIO CALABRIA – “Un gioco al massacro dove le vittime sono i nostri concittadini commercianti che, per l’ennesima volta, vengono umiliati e bullizzati“. La denuncia è del presidente della Commissione di Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi, che interviene sulla chiusura dei gazebo in Corso Garibaldi in seguito determina dirigenziale. Una determina che Ripepi la definisce un cappio al collo degli esercenti dove il nodo lo stringe l’Amministrazione più inconcludente della storia, forte con i deboli e debole con i forti. “Hanno mandato a segno, infatti, nel silenzio assoluto, il colpo di grazia definitivo che, scelleratamente e senza considerare la crisi economica generata dalla pandemia, ha inasprito la situazione asfittica in cui versa la Città e che vede sempre più attività, anche quelle storiche, chiudere i battenti”. Prosegue nella sua denuncia il presidente della Commissione di Controllo e Garanzia.

“Anche la più importante organizzazione rappresentativa dei commercianti , la Confcommercio, si è espressa contro la decisione dell’amministrazione, tramite una lettera indirizzata agli assessori Martino e Palmenta.” – continua Ripepi – “Noi, infatti, deteniamo il record di attività chiuse nel centro storico e questo, il Sindaco ff lo sa o, comunque lo dovrebbe sapere: stanno chiudendo attività storiche solo perché quest’Amministrazione non è in grado di fare un’azione veramente politica per modificare l’oramai obsoleto Regolamento del 2017 che, per ovvie ragioni, non tiene conto della situazione socio-economica attuale della Città di Reggio Calabria, peggiorata drasticamente a seguito della pandemia e della guerra in corso!”

“La Città sta morendo, stanno chiudendo tantissime attività e ci troviamo in una condizione asfittica: un’Amministrazione capace avrebbe dovuto aiutare i propri concittadini e le pochissime attività che sono rimaste in vita (quelle vere, non drogate dai soldi della ‘ndrangheta), piuttosto che abbatterle definitivamente. Infatti, secondo quanto affermato da un esercente di un’attività commerciale sita sul Corso Garibaldi, che ha denunciato coraggiosamente i risvolti devastanti che ha subito per via della determina, i proventi dell’azienda sarebbero diminuiti del 70% a seguito della chiusura del Gazebo.

Continuano a giustificarsi dietro al Regolamento, quando il problema sorge proprio da quest’ultimo: la gravità della situazione sta nel fatto che non sono riusciti a comprendere che un Regolamento del 2017 non potrà mai soddisfare le esigenze del sistema economico odierno senza tenere conto delle esigenze storiche e degli eventi catastrofici che sono intercorsi in questi ultimi anni: pura follia!” – ha continuato il Consigliere Massimo Ripepi – “Oramai sono talmente e magistralmente abituati a fare il gioco delle tre carte che, mistificando la realtà si convincono di dire la verità”.

“Faremo tutto il possibile, a partire dalla modifica del regolamento, per non permettere a questa sciagurata amministrazione di continuare di prevaricare i nostri coraggiosi commercianti che lavorando sodo e facendo sacrifici immani stanno cercando di tenere in vita le loro attività” – ha concluso Massimo Ripepi.

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