La Reggina affonda al Matusa, il Frosinone passa 2-0 e conquista la vetta della serie B

La Reggina affonda al Matusa, il Frosinone passa 2-0 e conquista la vetta della serie B

La Reggina affonda al Matusa, il Frosinone passa 2-0 e conquista la vetta della serie B

martedì 22 Settembre 2009 - 21:22

Adesso gli amaranto sono in zona play-out e Novellino rischia l'esonero. A Frosinone la gara è stata preceduta da scontri tra le tifoserie

Seconda sconfitta stagionale della Reggina in serie B, ennesima brutta figura tattica di Novellino sopraffatto dal gioco moderno e vivace di Francesco Moriero, già beniamino della tifoseria ciociara.

Dopo un primo tempo abbastanza noioso, in cui le squadre si equivalgono senza essere mai pericolose in zona goal, la gara si accende al dodicesimo della ripresa, quando su uno splendido cross di Cacia, Bonazzoli si divora un goal in modo incredibile: è solo nell’area piccola a due metri da Sicignano, libero di ‘incornare’ tranquillamente su un angolo non fa altro che appoggiare la palla sul portiere avversario, che con un veloce rinvio catapulta il gioco nella metà campo amaranto dove, clamorosamente, Santos sbaglia un appoggio facile per Valdez. Ne approfitta Troianiello che si invola solo davanti a Cassano e lo supera con un facile tocco che fa impazzire il Matusa.

Dopo quattro minuti la Reggina rimane in dieci per l’espulsione ineccepibile di Maurizio Lanzaro, e nonostante la vivacità data dall’ingresso in campo di Simone Missiroli, i padroni di casa fanno valere la superiorità numerica e chiudono la gara al 36° con Basha che manda in rete un pallone respinto da un incerto Cassano.

La squadra di Novellino, che adesso rischia l’esonero, è apparsa nervosa e agitata: il numero di cartellini (quattro gialli e uno rosso) dimostrano una tensione non certo comprensibile per la sesta giornata di campionato, come se la promozione in serie A si stesse giocando in modo decisivo nelle primissime gare della stagione.

Tatticamente, inoltre, Volpi continua a deludere e la squadra appare leggera e sconclusionata dalla cintola in sù: nonostante il grave errore commesso in occasione del goal, Santos pare aver dato nuova sicurezza a una difesa fin qui apparsa un pò troppo ballerina ma i problemi sono emersi in fase offensiva, dove manca un collante tra centrocampo e attacco. Cacia e soprattutto Bonazzoli collezionano fischi e brutte figure, e l’unico uomo in grado di inventare qualcosa (Missiroli) viene inspiegabilmente relegato in panchina.

Adesso la speranza dei tifosi amaranto è che Franco Brienza ritorni al più presto, perchè la classifica è perentoria e nonostante le caratteristiche tipiche della serie B, dopo sei gare senza un briciolo di gioco la società sta iniziando a riflettere su un possibile cambio del timone tecnico. Novellino è in discussione, già circolano i nomi di Baldini, Colomba e Cosmi ma probabilmente al tecnico amaranto verrà data almeno un’altra opportunità, che non dovrà fallire: lunedì sera alle 21:00 al Granillo si giocherà il posticipo della settima giornata contro un modesto Piacenza.

E’ già l’ultima spiaggia per la panchina reggina?

Da segnalare, infine, gli scontri tra tifosi che hanno condizionato il pre-partita di Frosinone-Reggina: già verso le 19:00 alcuni ultras amaranto hanno evitato il cordone di protezione delle forze dell’ordine e hanno attraversato il cuore della città, scontrandosi con gli ultras frusinati in via Piave, poco lontano dallo stadio. Sono stati presi di mira alcuni negozi e alcune automobili di via Piave, finchè le forze dell’ordine, non senza fatica, hanno riportato la calma.

Viene da chiedersi per quale motivo la Lega, che aveva inspiegabilmente vietato al pubblico amaranto la tranquillissima trasferta di Mantova due settimane fa, abbia invece consentito quella di Frosinone dopo i gravi scontri che avevano caratterizzato l’ultimo Frosinone-Reggina di 22 anni fa, quando un tifoso amaranto perse addirittura un occhio. La rivalità tra le tifoserie di Reggina e Frosinone è conosciuta e arcinota da tempo, e non era difficile immaginare che questa fosse una trasferta ‘a rischio’ ben più di molte altre (Mantova in primis): per evitare episodi così spiacevoli e pericolosi sarebbe bastato poco, ma è evidente che in questo Paese funziona tutto al contrario.

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