Viaggiamo nel tempo con l'Archivio di Stato: una passeggiata in città prima del terremoto del 1908

Viaggiamo nel tempo con l’Archivio di Stato: una passeggiata in città prima del terremoto del 1908

Viaggiamo nel tempo con l’Archivio di Stato: una passeggiata in città prima del terremoto del 1908

lunedì 21 Settembre 2009 - 14:41

Sarà inaugurata sabato a Reggio la mostra sulla città ottocentesca: rimarrà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2010

Sono passati cent’anni e nove mesi da quella tragica alba del 28 dicembre 1908, quando lo Stretto fu sconquassato da uno dei terremoti più violenti e distruttivi della storia Europea.

Le celebrazioni per il centenario non si sono fermate alle manifestazioni civili, scientifiche e religiose dello scorso dicembre ma continuano a interessare la vita sociale di Reggio e Messina, soprattutto dal punto di vista culturale.

Nel prossimo weekend, tra sabato 26 e domenica 27 settembre, a Reggio sarà possibile vivere l’ennesimo intenso momento di ricordo e memoria grazie a una mostra organizzata dall’Archivio di Stato di Reggio nell’ambito di quelle ‘Giornate Europee del Patrimonio’ che rispondono all’esigenza di far conoscere i Beni Culturali Italiani al resto d’Europa nella consapevolezza della comune appartenenza.

Alle ore 10:00 di sabato 26 settembre, proprio nei locali dell’Archivio di Stato, a Reggio, sarà inaugurata la mostra -…27 dicembre 1908 … una passeggiata in Città prima del terremoto-.

La mostra sarà aperta al pubblico nel weekend dalle ore 09:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00 e, a partire dalla prossima settimana, dalle 09:00 alle 13:00 di tutti i giorni feriali fino al 31 gennaio 2010.

-Vogliamo rendere omaggio alla città ottocentesca scomparsa per sempre-, dichiara la direttrice dell’Archivio di Stato di Reggio, Lia Domenica Baldissarro che ci racconta i dettagli dell’evento: -la mostra si apre con una grande carta della città realizzata con i fogli di mappa del catasto del 1904, nella stessa sono tracciati quattro itinerari che permettono al visitatore di conoscere, in parte, la Reggio dell’ottocento. Lungo questi percorsi i numeri di particella identificativi della proprietà sono sostituiti con i nomi dei proprietari dei lotti di fine secolo. La carta diventa così un notevole strumento di conoscenza, perché consente di osservare e studiare la distribuzione dei beni immobili e la concentrazione delle ricchezze, di conoscere l’abitazione delle antiche famiglie reggine e quanto altro si vorrà desumere dall’attenta osservazione di questa elaborazione.

La mostra conduce poi per le strade di Reggio a visitare angoli non più esistenti della città ubicati in tre dei quattro itinerari tracciati sulla mappa.

Il primo itinerario parte dal porto, attraversa rada Giunchi, percorre via Pellicano e via Plutino (odierno lungomare Falcomatà) dove è possibile osservare la chiesa di Porto Salvo, l’antico approdo, Fontana Rossa, Fontana Nuova, la Palazzina con Museo Civico, giunge sino a quella che al tempo era piazza Sant’Agostino;

Il secondo percorso parte da piazza Sant’Agostino e , passando per il Duomo, il Castello ed il Real Liceo e attraversando vico Liceo arriva sul Corso Garibaldi dal quale, percorrendo solo pochi metri, si raggiungono l’hotel Centrale o l’hotel Caprera;

Il terzo tragitto parte da piazza Vittorio Emanuele, dalla quale è possibile osservare il palazzo del Municipio (il luogo dove ora sorge il teatro Cilea), il palazzo di Governo e, camminando per le principali piazze cittadine (piazza Teatro, piazza dell’Angelo, piazza Cavour), giunge, attraverso via Plebiscito, a piazza Duomo sulla quale insiste l’hotel Vittoria.

-L’Archivio – ci confida, infine, la dott.ssa Baldissarroha inoltre predisposto un progetto per la ricostruzione virtuale di Reggio, elaborato in collaborazione con il professore Domenico Gattuso, docente della locale facoltà di Ingegneria, e presentato alla società Arcus. Ci auguriamo sia finanziato così da poter coinvolgere tutti gli istituti culturali della città e recuperare in un’unica banca dati ogni documento o reperto dell’epoca, e attuando così uno strumento multimediale d’ausilio alla memoria-.

L’appuntamento, quindi, per l’inaugurazione di sabato si inserisce come ‘imperdibile’ nella cornice di tutti quegli eventi e quelle manifestazioni tese a recuperare la memoria storica del nostro territorio, nell’ottica di costruire un futuro migliore.

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