REGGIO CALABRIA – Fino a notte inoltrata, gli scrutinii per le Regionali sono proseguiti: il risultato definitivo è a un passo, ma anche alle 6 del mattino passate ancora non c’è.
In atto, lo spoglio delle 2.421 sezioni elettorali calabresi quanto all’elezione del Presidente è stato ultimato in 2.413, col candidato forzista Roberto Occhiuto in nettissimo vantaggio al 54,50%: manca giusto il vaglio delle ultime 8 sezioni.
Insegue (…si fa per dire) Amalia Bruni, al 27,66%: a separare il neoGovernatore calabrese dalla sua più immediata inseguitrice ci sono fin qui 211.758 suffragi. Praticamente tanti quanto i suoi, visto che alla ricercatrice lametina ne son toccati, al netto degli 8 seggi mancanti, 218.264; Occhiuto invece ha sfondato il muro delle 430mila preferenze (finora, 430.022 voti per il capogruppo forzista alla Camera).
Luigi de Magistris, che nella notte aveva fatto sapere d’attendersi un risultato migliore di quello effettivamente conseguito, strappa un comunque notevole 16,14% ; la delusione vera spetta a Mario Oliverio, ex Governatore ridotto al lumicino in termini di consensi, che con l’1,70% è anche lontanissimo dal poter avere in Consiglio regionale rappresentanti della sua coalizione.
I commenti dei politici di centrodestra per l’ormai assodata vittoria di Occhiuto non per questo sono cessati. Di «un risultato che ci aspettavamo» ha parlato, alla Cittadella regionale “Jole Santelli” di Germaneto, il Presidente facente funzioni Nino Spirlì (Lega).
Esito atteso perché, ha argomentato, «le piazze, la gente ci confermava passo dopo passo la fiducia nella continuità, in un lavoro che è stato fatto in un anno di pandemia difficilissimo, ma che ha portato la Calabria con la barra dritta in un porto sicuro che dopo la morte di Jole poteva essere uno sfacelo e, invece, abbiamo assorbito il lutto e abbiamo continuato a vele spiegate nel suo nome».