Riattivato, dopo lunghi mesi di stop, il tapis roulant nel cuore di Reggio

Riattivato, dopo lunghi mesi di stop, il tapis roulant nel cuore di Reggio

mario meliado

Riattivato, dopo lunghi mesi di stop, il tapis roulant nel cuore di Reggio

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lunedì 01 Agosto 2022 - 17:00

Sit-in del Comitato x Reggio Città metropolitana: luglio è finito, ma del ponte tra Parco Lineare Sud e Calopinace non c'è neanche l'ombra

REGGIO CALABRIA – Da stamattina, la funzionalità del nastro trasportatore di via Giudecca, che dal lungomare Falcomatà arriva fino in via Filippini (e, una volta ultimato, andrà a collegarsi all’ex Monastero della Visitazione di via Reggio Campi) è ripristinata.

Anche rinnovate criticità (per qualche ora)

Castore e il tapis roulant di via Giudecca

Nel corso della mattinata, due le eccezioni (assolutamente temporanee).

Da un lato, il segmento nevralgico del nastro trasportatore che collega la via Marina (appunto) al corso Garibaldi, probabilmente il più transitato dell’intera opera.

Dall’altro, due tratti di ‘tappeto’ nella direzione monte-mare, rispetto alle quali giusto in sede di riapertura sono emersi alcuni problemi elettrici. Ma già a metà mattina la società in house Castore era alacremente al lavoro per risolverli, con la prospettiva di ripristino totale nel giro di poche ore.

Scommessa vinta per l’assessore Albanese

Dopo le mille strade completamente rammodernate – con asfalto luccicante in modo inedito -, un’altra scommessa vinta dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Rocco Albanese, si potrebbe dire.

Già nei giorni scorsi il significativo componente della giunta Brunetti aveva garantito che per lunedì primo agosto il tapis roulant sarebbe stato riattivato: è andata veramente così.

«Dopo gli interventi di manutenzione straordinaria, per i quali ringrazio il funzionario responsabile Paolo Giustra, a partire da lunedì – recitava la nota diffusa in precedenza dall’assessore ai Lavori pubblici – saranno riaperti tutti i tratti del tapis roulant. Un segnale positivo anche in vista del mese di agosto, normalmente il periodo più frequentato dai turisti che, complici anche le alte temperature di queste settimane, potranno spostarsi più agevolmente tra le vie del centro storico».

Parco Lineare Sud-Calopinace, quel ponte che fine ha fatto?

Viceversa, hanno molti dubbi sul fatto che l’assessore Albanese e l’intera Amministrazione siano puntuali e di parola i dirigenti del Coordinamento “Per Reggio Città metropolitana”. E, per dimostrarlo plasticamente, hanno improvvisato un sit-in davanti alle erbacce che campeggiano tuttora lì dove dovrebbe esserci il ponte che collega il Parco Lineare Sud al ponte Calopinace, nell’ottica del “lungomare unico” da Catona a Bocale: l’antico Sogno del sindaco della “Primavera di Reggio”, Italo Falcomatà.

Con paletta e secchiello, mio figlio avrebbe fatto prima!

Con paletta e secchiello, mio figlio avrebbe fatto prima! è l’ironico, scanzonato slogan all’insegna del quale il Coordinamento ha voluto manifestare il proprio disappunto per «la mancata realizzazione di un ponte dell’estensione di 10-20 metri appena. Poi, però – ridacchia Peppe Modafferi – , dicono di voler realizzare opere da 120 milioni di euro… Ma mi dica: lei affiderebbe 120 milioni a un’Amministrazione che da anni si dimostra incapace di costruire un ponte di una dozzina di metri?».

E poi ancora: «Cosa chiediamo? Due cose. La prima, forse scontata…, è che si faccia questo dannato ponte, e che si faccia sùbito. Ma poi l’altra questione è quasi più importante: come in ogni società privata medio-grande, è impensabile che le cose vadano “a carte 48” senza che vengano messe a fuoco, e poi sanzionate, le relative responsabilità. Quindi, chiediamo a gran voce: diteci chi è il responsabile di quest’immane degrado nel cuore della città».

«Degrado insensato, nell’estate del cinquantenario dalla riemersione dei Bronzi»

Joe Puntillo del Coordinamento x Reggio Città metropolitana

Gli fa eco Joe Puntillo: «Per la verità, anche l’utilizzo attuale del Parco Lineare Sud lascia molto, molto a desiderare. Come un po’ tutto quanto l’operato della giunta Brunetti: Nelle ultime 48 ore s’è danzato sulle note del Pride, d’accordo, ma poi la malagestione quotidiana resta tangibile…

La cosa più insensata, però, è che questa preziosa porzione di Reggio Calabria versi in quest’orrendo degrado giusto durante l’alta stagione turistica dell’anno del cinquantenario dalla riemersione dei Bronzi di Riace. Quando, cioè, l’unica cosa che auspicheremmo tutti è che gli operatori balneari e della ricettività fossero stracarichi di lavoro, che le compagnie di volo ‘dessero la caccia’ allo scalo reggino pur di ottenere un volo in più per l’Aeroporto dello Stretto… Sogni, lo capisco».

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